Il mondo moderno senza la fotografia non avrebbe immagini e senza immagini non avrebbe una propria identità. È questo lo spirito che muove l’Associazione Identità Fotografiche che è stata presentata in un incontro alla Camera organizzato con l’on. Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Cultura. L’Associazione fondata dai fotoreporter Maurizio Riccardi, Marco Geppetti e Marco Ravagli, tutti figli d’arte con immensi archivi, ha l’obiettivo di rendere accessibili le opere dei fotografi italiani, sensibilizzando istituzioni pubbliche e private sull’importanza della fotografia, promuovere la cultura fotografica salvaguardando gli archivi e creando un ponte tra fotografi storici e nuovi talenti.
In un messaggio inviato ai relatori il sottosegretario Mazzi ha ricordato l’impegno economico del ministero per salvaguardare gli archivi stanziando più di 4 milioni di euro. Mentre il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha sottolineato con un videomessaggio l’importanza della fotografia per la storia e la necessità di tutelarla anche dinanzi a tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale. A tal proposito Alessandro Amorese ha ricordato che in Commissione Cultura “è stato approvato un ordine del giorno per distinguere e specificare se articoli e foto sono opera di autori o dell’intelligenza artificiale”.
Nel suo intervento il capogruppo in commissione Cultura ha toccato anche i temi legati alla tutela dei fotografi professionisti e ai crediti fotografici: “Ritengo grave come spesso non siano indicati gli autori delle foto, al massimo indicando l’agenzia di riferimento, ma sarebbe opportuno riportare il nome di chi l’ha scattata. In Italia – ha concluso Amorese – si organizzano quasi sempre grandi mostre dedicate a importanti e famosi fotografi esteri ma é necessario valorizzare i tanti nomi, conosciuti o meno, della fotografia italiana che peraltro sono molto apprezzati anche all’estero”.