“L’Autorità Nazionale Anticorruzione, guidata dal presidente Giuseppe Busia, crolla sui suoi stessi principi, conferendo incarichi, nomine, assumendo senza avvisi pubblici violando norme contrattuali nei confronti del personale e sentenze. A seguito di una mia interrogazione scritta, infatti, il Governo non ha potuto fare a meno di certificare le documentate violazioni di legge da parte dell’ANAC, anni luce distante da quei principi di trasparenza su cui l’Autorità stessa dovrebbe vigilare. ‘Quis custodiet ipsos custodes?’, ‘Chi vigilerà i vigilanti?”, affermavano i latini.
Bandi mai pubblicati per procedure di selezione pubblica, secretazione delle decisioni prese dal Consiglio dell’ANAC, mancata pubblicazione dei verbali, assunzioni e nomine senza trasparenza per non parlare della totale mancanza di quel percorso virtuoso di affiancamento alla pubblica amministrazione per favorire lo sviluppo economico invece che intervenire ‘ex-post’ per reprimere, rallentare, ostacolare. Ora è il momento che qualcuno spieghi come tutto ciò sia stato possibile. Forse che sia venuta meno l’attenta vigilanza del presidente Busia, nominato nel 2020 su proposta dell’allora Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte? Una gestione sinceramente incompatibile con la tradizione e la vocazione dell’Anac che richiede a mio giudizio le sue dimissioni dal mandato”.