L’Anci lancia l’appello: nel futuro prossimo i Comuni siano centrali. Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, a sua volta, accoglie l’invito e rilancia: il nostro Governo sarà un interlocutore attento. È stata questa, in sintesi, la falsariga ideale con cui si è conclusa a Torino l’assemblea nazionale dell’Anci, che ha eletto presidente il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Tre giorni di lavori, 12 ministri, 55 sindaci, 100 relatori, 16mila tra amministratori locali e tantissimi ospiti che hanno riportato al centro del dibattito “il ruolo dei comuni nel futuro del Paese”. Il tutto grazie a un’agenda, come ha ricordato in chiusura lo stesso primo cittadino partenopeo, delle “priorità di sistema: la riforma del Tuel che deve essere finalmente portata a termine e quella della finanza locale”, il tema della “casa, la sanità di prossimità, la sicurezza, la necessità di prendersi cura dei tanti fragili che aumentano sempre di più”.
E i sindaci, in questa cornice, ha sottolineato la premier Giorgia Meloni in videocollegamento, “fanno la differenza”, perché sono “il volto più prossimo dello Stato”, “i primi difensori dei cittadini” e “si prendono cura delle persone e delle comunità” spesso “con mezzi inadeguati”.
Da qui la richiesta di Manfredi di “investire nei nostri Comuni” per “far crescere il Paese e ridurre i divari”. Il governo, hanno assicurato tutti e 12 i ministri che hanno presenziato a Torino, c’è.
“Gli enti territoriali – ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani – sono attori fondamentali per la crescita del nostro Paese e sono al centro della strategia della Diplomazia della crescita”. Per questo è fondamentale la “piena collaborazione” tra amministrazioni centrali e locali, “soprattutto alla luce delle sfide attuali nazionali ed internazionali per l’Italia”.
Insomma, ha ribadito Meloni, “l’Anci troverà nel governo sempre un interlocutore attento. A noi interessa guardare al cuore delle questioni e trovare soluzioni efficaci, siamo pronti a discutere e confrontarci tenendo come stella polare l’interesse dei cittadini”.
La posizione della premier è, quindi in linea, con quella del capo dello Stato, Sergio Mattarella, che in occasione dell’apertura dell’assemblea dell’Anci, aveva ricordato quanto il ruolo dei Comuni sia “cruciale, così come la loro funzione di rappresentare le attese delle rispettive comunità”.
Al Lingotto il presidente della Repubblica aveva sottolineato come la rete dei Comuni d’Italia sia “un formidabile tessuto di connessione su cui realizzare l’ordito di uno sviluppo equo e sostenibile”. A patto che venga garantito quel “dovere repubblicano” di collaborazione con le istituzioni. Quel “fare sistema”, come nell’ultima giornata di assemblea ha ricordato anche il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che “è l’unica strada per mettere in campo strategie capaci di rispondere alle sfide quotidiane”.