Anniversario della scomparsa di Mirella Gregori. De Priamo (FdI): “Massimo impegno per la ricerca della verità”

Era il 7 maggio 1983 quando Mirella Gregori, una quindicenne italiana, salutò i genitori dicendo loro che andava ad incontrare alcuni amici. Da quel momento, non si è avuta più alcuna notizia di lei. Il caso, associato a quello analogo di Emanuela Orlandi, anche lei quindicenne, scomparsa pochi mesi dopo (4 agosto 1983) non è mai stato risolto.

Nell’anniversario della scomparsa di Mirella il senatore Andrea De Priamo (FdI), ha dichiarato il massimo impegno nella ricerca della verità. Perché “sparire senza lasciare alcuna traccia è una prospettiva spaventosa, che non smette di alimentare in chiunque una profonda inquietudine e gravissimi interrogativi”. Secondo il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui casi Gregori – Orlandi “le indagini all’epoca vennero compromesse da troppe lacune ed omissioni”.

Nel rinnovare, inoltre, l’impegno a fare luce sulla vicenda, De Priamo fa presente che “nel corso di questo primo anno di attività la Commissione ha potuto mettere in evidenza una serie di gravi contraddizioni nelle varie dichiarazioni rese da quella che veniva considerata l’amica del cuore di Mirella e ciò ha destato ulteriori perplessità. D’altra parte, le tracce della ragazza sembrano svanire proprio all’interno del bar dei genitori di questa amica e per questo, come ha dichiarato l’avvocato legale della famiglia Nicodemo Gentile, è legittimo pensare a un mistero a km zero”.

Il senatore ha inoltre ricordato che dal giorno della denuncia di scomparsa sono passati diversi giorni prima dell’assegnazione del caso ad un sostituto procuratore, che fino alla scomparsa di Emanuela Orlandi e la riunione dei fascicoli, poté svolgere soltanto quattro atti istruttori. 

Lo stesso 4 agosto 1983 il pubblico ministero Geremia trasmetteva gli atti al collega Domenico Sica, titolare delle indagini sul caso Orlandi. L’istruttoria proseguiva con rito sommario fino all’11 marzo 1985, quando la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma avocava le indagini per la prosecuzione con rito formale. Il 27 marzo 1985 veniva delegato il giudice istruttore Ilario Martella per la prosecuzione con rito formale. Anche in anni più recenti, dal 2008 al 2015, le indagini sulla scomparsa di Mirella vennero associate a quelle sulla vicenda Orlandi, privando il caso di un approfondimento specifico. Da parte della Commissione – conclude De Priamo – prosegue il massimo impegno. Se è vero che chi gestiva il sequestro Orlandi intese strumentalizzare la scomparsa di Mirella per fare pressioni sulla Presidenza della Repubblica italiana, è anche vero che la studentessa romana fece perdere le proprie tracce appena uscita di casa, dopo essere entrata nel bar della sua amica del cuore”.

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Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi, due volte laureata presso l'università La Sapienza di Roma (in giurisprudenza e in scienze politiche), è giornalista pubblicista e scrittrice. Collabora con diverse testate e case editrici.

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