Il Governo italiano, anche attraverso il ministro Salvini, si è dichiarato amico del regime fondamentalista del Qatar. Ora invece tutti seguono a ruota Giorgia Meloni nell’attaccare l’Arabia Saudita per le limitazioni all’ingresso delle donne in occasione della Supercoppa italiana a Gedda. È una contraddizione?
On. Sbai, cosa ne pensa?
Penso che Salvini forse sia consigliato male, perchè il Qatar è un paese che – certificato dal mondo intero – finanzia indirettamente e non l’ISIS e il terrorismo islamico in genere, insieme alla “Grande Turchia”. La sottoscritta ha manifestato tante volte in passato contro l’Arabia Saudita, per i diritti umani e in particolare i diritti delle donne, però ultimamente ho visto l’inizio di un progresso civile, a partire dal fatto che ora le donne possono guidare e non necessitano più del tutor per la firma dei principali documenti negli uffici pubblici. Ora le donne saudite hanno anche altri obiettivi e spero che vengano presto raggiunti, ma in Salvini che attacca l’Arabia Saudita, mentre chiude tutti e due gli occhi con il Qatar non ci vedo una logica.
Quindi pensa che l’Arabia Saudita non vada più attaccata per le limitazioni ai diritti umani e delle donne tutt’ora insistenti nell’ordinamento della monarchia?
Una cosa è Giorgia Meloni che combatte l’islamismo difendendo i diritti delle donne comunque e sempre, un’altra è chi ha due pesi e due misure a seconda se con lo stato arabo ci sono interessi contingenti oppure no. Salvini in questo caso sembra la Boldrini che non parla mai delle musulmane italiane che per il 60% non escono e non vanno a scuola, vengono segregate in casa e addirittura uccise dai loro parenti radicalizzati, mentre invece alza la voce solo per una partita di calcio in Arabia Saudita.
E allora perchè due pesi e due misure in questa vicenda?
Forse attaccare solo l’Arabia Saudita ora che c’è un momento di visibilità mediatica è un’occasione per fare una “marchetta” a favore di qualcuno, ma la cosa più importante è affrontare il tema di come vivono le donne musulmane nel nostro paese.