Argentina, verso la sfida finale per l’elezione del Presidente della Repubblica

Il prossimo presidente della Repubblica Argentina sarà deciso tramite ballottaggio domenica 19 novembre. La sfida finale si giocherà tra Sergio Massa, che ha ottenuto il 36,7% dei voti al primo turno, e Javier Milei, che ha raccolto il 30% delle preferenze. Per vincere, è necessario superare (anche solo di un voto) il 50% dei voti validi (senza conteggiare i voti nulli e bianchi).

Sergio Massa, già diverse volte funzionario ed ex Capo di Gabinetto del governo kirchnerista, ha assunto l’incarico di ministro dell’economia nell’agosto del 2022 e registra una gestione molto negativa in termini di risultati. Infatti, in questi 14 mesi, l’inflazione in Argentina è aumentata drasticamente e attualmente si attesta al 138,3% su base annua. Come conseguenza diretta, la povertà è salita al 40%, un dato raccapricciante. Le riserve della Banca Centrale sono negative e il debito interno ed esterno continua a crescere. Per di più, e senza vergogna alcuna, il candidato del governo ha speso oltre 10 miliardi di dollari per la sua campagna elettorale, basata su regali e favoritismi vari, un conflitto di interessi scandaloso che purtroppo non è stato fermato da nessuno.

Una sua eventuale vittoria implicherebbe una sostanziale continuità con il modello kirchnerista, con un destino per il paese simile a quello che affligge il Venezuela, immerso nella povertà estrema e nell’iperinflazione.

L’uomo che lo sfida nel ballottaggio, Javier Milei, è un economista il cui percorso politico si limita all’esperienza da deputato nazionale, carico che ricopre dal dicembre del 2021. Un “outsider” che propone un’economia di libero mercato e un forte taglio alle spese della  classe politica, alla quale si riferisce in modo sprezzante come “la casta”. Milei presenta molti elementi in comune con Donald Trump e Jair Bolsonaro, oltre a uno stile di leadership aggressivo e molto mediatico.

La candidata che è arrivata terza e quindi non è riuscita ad accedere al ballottaggio, Patricia Bullrich, è convinta che una possibile vittoria di Massa significherebbe un destino nefasto per il paese e di conseguenza ha invitato a votare per Milei. In risposta, l’economista ha affermato che non esclude la possibilità di formare un governo con Patricia Bullrich e con l’ex presidente Mauricio Macri, se risultasse vincitore nelle elezioni.

In questo modo, i rappresentanti di centrodestra si uniscono per affrontare un nemico comune, il populismo progressista. Una coalizione molto simile a quella che ha vinto un anno fa in Italia, confermando ancora una volta che le forze conservatrici di centrodestra possono trionfare solo se si uniscono e collaborano.

La vittoria di Javier Milei e l’applicazione delle sue politiche di apertura economica potrebbero rappresentare nuove opportunità di business per l’Italia e per l’Argentina, paesi culturalmente affini e quasi complementari dal punto di vista economico: lo scambio bilaterale potrebbe crescere in modo esponenziale in breve tempo.

Il destino degli argentini si deciderà tra due domeniche. Dovranno scegliere tra un modello che ha dimostrato più volte di non funzionare o uno nuovo, pieno di incertezze ma anche di speranze. La moneta è in volo.

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Candela Sol Silva
Candela Sol Silva
Studentessa di ingegneria, giornalista e intervistatore. È stata responsabile della campagna elettorale e addetta stampa del candidato alla Camera dei Deputati di Fratelli d'Italia in Sud America, Vito De Palma, alle ultime elezioni del settembre 2022.

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