“Che ci sia un riscaldamento globale in atto non è più una ipotesi, ma una certezza. Rimane solo il dubbio su quanto incida il comportamento del genere umano. Ma quando anche avesse una infinitamente piccola responsabilità, credo che preoccuparsene e agire di conseguenza sia un dovere per la nostra generazione”.
“Quindi, guardiamo alla transizione energetica con favore e passione, sebbene mantenendo sempre un approccio pragmatico e realista”.
“L’energia è la leva dello sviluppo umano fin dalla notte dei tempi e continuerà ad esserlo fino alla fine del mondo. Per questo dovremmo considerare l’approvvigionamento energetico come una zona franca dagli opportunismi politici o dalle mode ideologiche del momento”.
“Forzare la transizione a colpi di ideologia anticapitalista è un regalo ai peggiori regimi antidemocratici del Pianeta, come la Cina, oltre che un colpo mortale alle imprese e alle famiglie italiane. Ci vogliono lucidità, strategia geopolitica, ricerca tecnologica, pazienza per governare la transizione energetica, tenendo insieme la difesa dell’ambiente con la felicità e la sicurezza dei popoli. L’obiettivo di salvaguardare l’ambiente per trasmettere ai nostri figli ciò che abbiamo ricevuto è uno degli elementi identitari forti del conservatorismo”.
Così l’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr e responsabile Ambiente del partito durante il suo intervento introduttivo del convegno: “Doppia sfida. L’emergenza climatica e la transizione energetica che serve all’Italia” che si svolge oggi pomeriggio ad Atreju la storica manifestazione di Fratelli d’Italia in programma a Roma fino al 12 dicembre.
All’evento hanno preso parte Roberto Cingolani (ministro della Transizione ecologica), Fabio Rampelli (deputato FdI, vicepresidente Camera dei deputati), Claudio Descalzi (amministratore delegato ENI), Federico Rampini (editorialista Corriere della Sera) e il direttore dell’ANSA Luigi Contu che ha moderato il dibattito.