Cosa è il successo oggi?
Questa è senza dubbio una delle domande più gettonate a cui si tenta di rispondere ai nostri giorni.
D’istinto, parlando di questo tema, saltano alla mente immagini di uomini di affari, di personaggi del jet set e via dicendo. E alla diffusione di questo immaginario collettivo contribuiscono anche e soprattutto i social media, espressione massima attraverso cui le persone cercano, per l’appunto, di mostrare il proprio lato migliore, dando dimostrazione di essere “arrivati” nella vita.
Spesso e volentieri esibendo ciò che in realtà di “successful” non ha proprio nulla.
E questo perché il concetto di successo oggi è, tristemente, ricondotto ad una pura ed effimera immagine. Ed è così che oggi, per essere una persona degna di nota, serve più “possedere” che essere.
Insomma, si parla sempre più di immagine e apparenza piuttosto che di sostanza.
E questo si riflette anche nella politica, dove da tempo, drammaticamente, alcuni partiti e i loro rappresentanti hanno tentato, e tuttora tentano, di arricchirsi in termini di voti usando il mezzo degli slogan, delle frasi ad effetto, dei meme e delle scenette social e tv a cui oramai siamo abituati e assuefatti.
Ma come dicevamo, il successo, quello vero, è ben altra cosa. Perché bisogna ricordare che, alla fine, ciò che conta è quello che uno è. E non ciò che uno appare.
E quindi è chiaro che in una politica come quella attuale, costellata da personaggi-meteoriti che si schiantano alla velocità della luce, avere un punto di riferimento stabile, costante e forte è la vera vittoria.
Ed è esattamente ciò che Atreju sta dimostrando in queste giornate romane.
Nella splendida cornice di Circo Massimo, infatti, la famiglia di Fratelli d’Italia è stata capace di scuotere, ancora una volta, ancora più prepotentemente, un concetto che purtroppo sembra essersi perso e disperso nella nostra realtà frenetica.
Atreju è la vera chiave di interpretazione del successo.
Un successo che è in primo luogo di un partito politico, ma non solo.
Perché è anche il successo di un percorso di crescita, a volte accidentato e scosceso, di migliaia di persone.
È il successo di quei giovani che non pensano solo a fare tiktok e a diventare influencer, ma che credono in principi e valori forti e che non hanno paura di sporcarsi pur di rendere il mondo un posto migliore.
È il successo di quel 3% -circa- che meno di dieci anni fa ha creduto e crede ancora in un futuro migliore per l’Italia, e che con tenacia, forza e costanza non ha mai mollato e ora vede i frutti del suo sudore.
È il successo di un leader, Giorgia Meloni, che è riuscita a ad essere il primo ministro italiano donna. Abbattendo i soliti stereotipi e dimostrando che esiste una destra ben più rappresentativa e attiva di quella sinistra di millantatori.
Atreju è questo e molto altro ed è senza ombra di dubbio la rappresentazione del vero successo.
Un successo non di una, ma di molte generazioni, che c’erano, ci sono e ci saranno. Ed è un successo che davvero racconta di una “storia infinita” fatta di amore, dolore e sudore. E che è viva e ardente più che mai nei nostri cuori.