Atreju, l’intervento dei capigruppo Bignami e Malan: “Con Giorgia siamo dalla parte giusta”

Sono andate malissimo le previsioni della sinistra sul governo. Tutte. In fatto di economia, ad esempio, su occupazione, spread, export. In fatto di immigrazione, con il calo di sbarchi e delle morti in mare.

“Conosciamo la nostra Costituzione molto meglio di chi si riempie la bocca dalla mattina alla sera e abbiamo scolpito nella testa che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro e la sovranità appartiene al popolo, non fondata sul Reddito di cittadinanza. E infatti, qualche giorno fa, +850.000 posti di lavoro”. Lo ha detto Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia. Il tutto nel mantra sempre ripetuto da Giorgia Meloni: “Non disturbare chi vuole produrre”. La priorità è dunque molto chiara: “Fare quello che chiedono gli italiani”. Dunque, tutti risultati che con la sinistra non si sarebbero avuti.

Se avesse vinto la sinistra, secondo Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, il Parlamento sarebbe svuotato delle sue prerogative, lo stesso sarebbe accaduto al governo, facendo il gioco delle toghe rosse. Se avesse vinto la sinistra, i poliziotti non sarebbero tutelati. Se avesse vinto la sinistra, avrebbero avuto la meglio la deriva green e quelle norme che sembrano fatte apposta per favorire la Cina. “Ora con Giorgia Meloni siamo schierati dalla parte giusta, dalla parte della ragionevolezza”.

Durante l’intervento del senatore, è entrata in sala Giorgia Meloni, accolta dal pubblico con il coro ‘Giorgia, Giorgia’. “L’Italia ha fatto la differenza, la fa grazie a una leader che ha conquistato uno straordinario prestigio internazionale” ha detto Malan. “Loro guardano quello che fa il governo e dicono sempre il contrario, noi facciamo sempre e soltanto quello che è nell’interesse degli italiani. Per noi viene prima l’Italia, poi l’Italia e poi ancora l’Italia” ha spiegato Bignami. “Ogni metro che cediamo è una sconfitta, ogni metro che guadagniamo è una vittoria. Dio benedica Giorgia, dio benedica l’Italia”, ha concluso Malan.

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