Attanasio. Salvitti (FdI): suo testamento morale sia da esempio

“Dolore ed emozione nel ricordare un servitore dello Stato, che ha pagato il prezzo più alto per la sua propensione al dialogo. Luca Attanasio non era solo un ambasciatore ma un missionario, che con dedizione e senso delle istituzioni ha dedicato la sua vita al servizio degli altri, cercando di dare speranza a chi ha più bisogno. Commemorare Attanasio, e Vittorio Iacovacci che con lui perse la vita quattro anni fa in Congo, è una ferita che si riapre. La pace, un vocabolo che tornava spesso nelle parole del giovane ambasciatore, descrive il suo modo di essere e di affrontare sfide difficili e pericolose, come quelle in cui ha trovato la morte. Insieme a ‘famiglia’ e ‘solidarietà’, le tre parole chiave della sua attività diplomatica, che restano il suo testamento morale che abbiamo il dovere di ricordare e seguire come esempio”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Giorgio Salvitti, intervenendo nel corso della commemorazione dell’ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci nel quarto anniversario della loro uccisione.

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