Attentato a Trump: Da un brutto evento può nascere una positiva evoluzione

L’attentato contro Donald Trump ha inevitabilmente scioccato tutti, l’America e il resto del mondo, i sostenitori dell’ex presidente e pure i suoi detrattori. Trump, grazie all’aiuto di Dio o forse perché quella non era la sua ora di andare oltre, è stato colpito solo ad un orecchio ed è scampato per miracolo alla morte, ma sarebbe potuta finire molto peggio per lui. In ogni caso, la tragedia si è consumata a Butler, nello Stato della Pennsylvania, perché uno degli spettatori, un vigile del fuoco italoamericano, ha perso la vita cercando di proteggere la propria famiglia dagli spari e un’altra persona è rimasta ferita gravemente. In una democrazia radicata come quella americana non bisognerebbe mai arrivare al punto di pianificare l’uccisione di uno dei concorrenti in corsa per le elezioni, anche in presenza di toni aspri, profonde polarizzazioni e candidati di rottura, che possono essere soltanto amati oppure odiati. La sparatoria di Butler, ad opera del ventenne Thomas Matthew Crooks, è stata così traumatizzante da mettere in secondo piano sia i problemi giudiziari di Trump che tutte le difficoltà emerse in seno al Partito Democratico e per quanto riguarda la leadership di Joe Biden. A volte, da un evento brutto e drammatico può nascere per reazione qualcosa di positivo e di incoraggiante, e sembra che negli Stati Uniti, dopo il sangue di Butler, stia accadendo proprio questo. Sinceramente, ce lo auguriamo! Il presidente Joe Biden ha invitato tutti, a cominciare dalla sua parte politica, a fare un passo indietro, ovvero, a moderare toni e modi dello scontro elettorale. Forse Biden e i democratici si stanno rendendo conto della pericolosità della demonizzazione mediatica rivolta verso una persona sola. A forza di dipingere Donald Trump come una minaccia alla democrazia e un uomo disonesto e cattivo, può arrivare, e infatti è arrivato, il pazzo di turno che ritiene normale e salutare abbattere il mostro a suon di proiettili. In Italia abbiamo vissuto un’esperienza simile con Silvio Berlusconi. Anni di criminalizzazioni portate avanti dalle sinistre e dai loro amici nei giornali, hanno spinto uno squinternato a scagliare una miniatura del Duomo di Milano sul viso del Cavaliere, provocandogli una ferita importante. Anche Donald Trump, dopo l’aggressione armata, ha esortato gli americani alla unità nazionale e ciò, considerato il complicato momento internazionale e vista la polarizzazione creatasi fra la sua proposta politica e gli avversari dem, riveste una grande importanza. Non si verificherà alcun annacquamento delle posizioni tanto dei repubblicani quanto dei democratici, peraltro non necessario e nemmeno auspicabile perché le visioni di conservatori e liberal sui temi etici, sulla economia, sul ruolo dello Stato, non possono essere gettate in un solo calderone politicamente corretto. Ma le reazioni di Biden e Trump lasciano prevedere che entrambi gli schieramenti non si considereranno più nemici e, a livello reciproco, pericoli per la democrazia, bensì avversari che, pur con tante idee contrapposte, com’è normale che sia, si riconoscono negli stessi valori fondamentali delle democrazie occidentali. La coesione sui princìpi di base della democrazia americana e dell’Occidente costituisce un argine determinante nel confronto con la Russia, oggi, e con la Cina, domani. 

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Roberto Penna
Roberto Penna
Roberto Penna nasce a Bra, Cn, il 13 gennaio 1975. Vive e lavora tuttora in Piemonte. Per passione ama analizzare i fatti di politica nazionale e internazionale da un punto di vista conservatore.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Leggi anche

Articoli correlati