“Trovo sorprendenti le dichiarazioni del vicepresidente della Commissione Ue Séjourné, che definisce ideologica la posizione della destra europea sull’automotive. E’ segno di una limitata visione di una questione enorme, che va invece affrontata con il pragmatismo che è mancato in questi anni a quella transizione verde voluta dalla sinistra e che ci sta consegnando completamente nelle mani di altri Stati, che hanno ormai il quasi monopolio della produzione di veicoli elettrici”. È quanto dichiara
l’europarlamentare di FDI-ECR, Elena Donazzan, vice presidente della commissione industria del Parlamento europeo e responsabile nazionale dipartimento Imprese di FdI. “Se di ideologia si deve parlare, è quella del Green deal europeo, che ha affidato la transizione ambientale unicamente all’elettrico, impedendo quella neutralità tecnologica che deve prevedere il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione affidandosi a più fonti energetiche. Puntare tutto sull’elettricità significa smantellare quella filiera produttiva dell’automotive di cui l’Europa aveva il primato. Il vicepresidente della commissione Ue, inoltre, continua nella tattica del prendere tempo invece di agire quando di tempo non ne abbiamo più per dare risposte serie e concrete agli imprenditori e ai lavoratori di tutta Europa”.