“L’Italia sta facendo in pieno il ruolo che le spetta in Europa. La posizione assunta dal nostro Governo contro il divieto di motori a combustione interna per auto e furgoni dal 2035, porta un po’ di sano realismo dove fino ad oggi ha comandato il radicalismo ideologico delle sinistre rosse, verdi e gialle. Una posizione di concretezza per agevolare quei processi tecnologici che consentirebbero alle auto con motori endotermici di funzionare con biocarburanti, senza alcun impatto sull’emissione di CO2. Un passo verso quella neutralità tecnologica che può egualmente portare al prioritario obiettivo di abbattere le emissioni, senza al contempo diventare totalmente dipendenti dall’elettrico e dai paesi monopolisti delle materie prime per la produzione di batterie e componenti elettrici”.
Lo dichiara il copresidente gruppo Ecr al Parlamento europeo Nicola Procaccini, responsabile ambiente ed Energia di FdI, dopo il rinvio della discussione sul tema da parte dei rappresentanti permanenti degli Stati membri presso l’Unione europea.
“Il via libera (quasi) definitivo allo stop delle auto a benzina e diesel dal 2035 viene rinviato. Decisivo il NO del governo Meloni e i dubbi della Germania”. Aggiunge il capodelegazione di FdI- Ecr e componente della commissione Trasporti del Parlamento europeo Carlo Fidanza. “Serviva il nostro coraggio per provare a fermare l’ennesima eurofollia green, che sarebbe un colpo mortale per migliaia di aziende dell’indotto e ci consegnerebbe mani e piedi alla Cina, obbligando i cittadini a comprare auto che ancora in molti non si possono permettere. Esistono altre soluzioni per ridurre le emissioni inquinanti e tutte devono essere consentite. Avanti così!”.
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