Autonomia: Rossi (FdI), si attua norma costituzionale. Non diversità

“Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, sul disegno di legge relativo all’autonomia differenziata, ha scelto di parlare seguendo il metodo, tutto di sinistra, dell’essere contrario a priori, senza aver ben chiaro, evidentemente, il testo del ddl stesso. Ricordiamo a Eugenio Giani, che forse non lo ricorda, che il disegno di legge approvato alla Camera rappresenta l’attuazione di una norma costituzionale, articolo 116, terzo comma della Costituzione, inserita nella riforma del titolo V voluta dalla sinistra nel 2001. Se il testo venisse letto correttamente e non in modo pregiudiziale, Giani probabilmente non griderebbe all’amplificazione delle diversità tra regioni: è proprio per ovviare alle disparità che già esistono che il governo Meloni sta cambiando lo stato dell’arte.

L’autonomia differenziata comporterà non solo una possibilità in più, grazie all’individuazione di quali siano i livelli essenziali di prestazioni da erogare per le singole materie, elemento che consentirà di garantire una perequazione, secondo principi di sussidiarietà e solidarietà, senza lasciare un passo indietro alcune regioni, ma sarà una vera e propria occasione di ripartenza. I denari pubblici, ad esempio per la sanità, e giova sottolinearlo proprio al governatore Giani, dovranno essere investiti con criterio, per evitare disastri nei bilanci. Rafforzare la Costituzione, è sinonimo di rafforzamento dell’architettura dello Stato stesso. Noi siamo per le riforme; la contrarietà pregiudiziale di Giani rappresenta invece la scelta di restare sospesi nel passato.”.

Lo scrive, in una nota, il deputato e coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi.

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