Autostrade: 13 milioni e paracadute legale, le dimissioni dell’ad Castellucci

Castellucci si dimette da amministratore delegato di Autostrade. In cambio la modica cifra di 13 milioni di euro. Un gruzzoletto modesto per una liquidazione che evidentemente conteggia i profitti economici ma non i costi umani di una amministrazione durata diciotto anni. Non solo. Infatti il bonus più grande non è quello della buonuscita ma quello rappresentato dal paracadute legale creato ad hoc per scaricarsi di dosso ogni responsabilità connessa al crollo del Ponte Morandi. Questo accordo prevede infatti che l’azienda si prenda ogni onere a lui attribuito in sede di inchiesta e a qualsiasi livello (civile, penale e amministrativo). Il tutto, in favore di un comitato che, per un breve periodo, ne assumerà le deleghe. Del comitato faranno parte il presidente Fabio Cerchiai, Carlo Bertazzo, Anna Chiara Invernizzi, Gioia Ghezzi e Carlo Malacarne.

Castellucci non lascia per demeriti o per senso di responsabilità, ma perché “non posso e non voglio essere l’uomo per tutte le stagioni”. In un’intervista al Corriere della Sera racconta i meriti dei suoi 18 anni alla guida di Autostrade: “Era un’azienda con un management cresciuto nel sistema delle partecipazioni statali, non sempre sufficientemente attento alla qualità del servizio e alla sicurezza. Mi ci sono appassionato, cercando di abituare i colleghi all’analisi e alla programmazione e a una diversa attenzione alla sicurezza. Asfalto drenante e tutor sono primati di Autostrade”. Nessun accenno al crollo del Morandi, ma anzi la rivendicazione di un’attenzione particolare alla sicurezza, migliore di quella che faceva e farebbe il pubblico.

La famiglia Benetton, d’altro canto, spera che questo cambio al vertice accontenti sia il governo che il mercato. Mentre da un lato dal primo ci si aspetta che ritiri la minaccia di revoca, dal secondo ci si aspetta qualche rialzo, dopo giorni di crolli continui.

L’impero di Ponzano Veneto vale oltre dieci miliardi di euro in termini di net asset value e si dispiega tra le storiche attività delle autostrade (Atlantia e Abertis), ristorazione (Autogrill), abbigliamento (Benetton) e nuovi business (tlc con Cellnex e aerei con Alitalia).

Molti di questi utili derivano da infrastrutture realizzate grazie ai soldi degli italiani e chi oggi li gestisce non si preoccupa di mantenerli in sicurezza. Nessuna scusa, nessun pentimento, 13 milioni di euro e la sicurezza di non avere problemi legali. Congratulazioni Castellucci.

Flaminia Camilletti
Flaminia Camilletti
Laurea in Rel. Internaz. Scrivo, leggo e nuoto. Mi occupo di politica e mi interesso di economia. Scrittrice e giornalista freelance. Appassionata di musica, ma solo di quella che piace a me. Scrivo di tutto ciò che riesco a capire, quello che non capisco cerco di studiarlo.

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