“Il governo, dopo la sentenza UE sul caso Banca Tercas, dovrebbe citare in giudizio la Commissione Europea, e processare politicamente il Pd per averne accettato acriticamente le decisioni nel mentre smantellava le banche territoriali come Popolari e CooperativeRurali”. Così il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro, nel corso del convegno “L’Europa e le banche” organizzato dalle Fondazioni New Direction e Farefuturo.
“La cessione della vigilanza bancaria alla Bce, in assenza della naturale contropartita dell’assicurazione depositi, il -Bail in-, Basilea 3 e la svendita alla Francia delle principali banche nazionali in assenza di reciprocità -de facto-, sono gravissime responsabilità dei precedenti governi, e costituiscono conferma di un’Europa non imparziale, alla quale va ora opposta la rinegoziazione dell’Unione Bancaria Europea” continua il senatore di FdI.
“Urge poi una normativa speciale per la rinascita delle piccole banche di prossimità, ormai quasi scomparse in Italia mentre in Germania rappresentano circa un 40 per cento del credito, e la divisione tra Banche commerciali e Banche di investimento” prosegue de Bertoldi che, conclude, sulla questione delle nomine in Bankitalia affermando “che la Banca centrale è sì indipendente, ma non può essere autoreferenziale per l’inefficienza della politica. Le nomine, quindi, vanno concordate con il governo e non definite dal governatore, come peraltro avviene nei Paesi più importanti come in Germania o negli USA”.