“L’acquisto da parte di UniCredit di una quota significativa in Commerzbank, cogliendo le opportunità offerte dalla riduzione della presenza dello Stato tedesco, testimonia che il sistema creditizio italiano è in grado di ‘pesare’ all’estero, nel panorama internazionale, con un ruolo di primo piano”. Lo dichiara Marco Osnato – deputato di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione Finanze e responsabile economico del partito – commentando l’operazione che ha visto l’istituto di piazza Gae Aulenti salire al 9% della banca tedesca, tuttora controllata dal governo di Berlino. “Naturalmente non mi esprimo sui risvolti commerciali o regolatori, che riguardano le scelte autonome delle parti coinvolte. Mi limito a notare che i due principali gruppi italiani, Intesa Sanpaolo e UniCredit, sono oggi in grado di giocarsela alla pari con i maggiori player europei: il merito è di un sistema-Paese capace di esprimere prospettive serie, credibili, di sviluppo e stabilità”, prosegue l’esponente di FdI. “L’operazione indica una rinnovata attenzione per la crescita paneuropea del nostro settore bancario, non più fossilizzato sull’idea di ‘consolidarsi’ con l’acquisizione dei soggetti a dimensione locale da parte di quelli più grandi. Una simile tendenza è fisiologica, ma la biodiversità resta un valore: gli istituti più piccoli, con le loro specificità territoriali, possono convivere con i ‘campioni’ continentali e il loro desiderio di espansione. Nessuna banca è un’isola!”, conclude Osnato.