P.T. Barnum affermava che il circo e la politica non fossero poi così diversi: in entrambi vi sono alcuni pagliacci. E, sebbene ci stiamo abituando sempre maggiormente a delle performance indecorosamente al ribasso del panorama politico nazionale, non possiamo che sorridere nel pensare a quanto andato ieri in onda a “In Onda” – il gioco di parole è voluto – su La7.
Il Ministro Lucia Azzolina, volendo dimostrare la bontà dei banchi a rotelle che questo Governo (molto poco) illuminato ha deciso di adottare nelle scuole, destinando – tra l’altro – a questa fanfaronata tanti tanti tanti soldi.
Ed è così che, una volta salita in sella al mostro, pardon banco, ha dimostrato come sia palesemente inadatto al mondo scolastico. Pochissimo spazio a disposizione (ci entra un quaderno a malapena), rotelle impazzite, capienza nulla, sembrava di vedere un centauro della strada in sella ad una bicicletta per bambini.
Siamo seri: non vi era alcuna necessità di una misura del genere, utile solamente a foraggiare, con soldi che ad oggi servono maledettamente alle fasce più bisognose della popolazione, qualche azienda di comodo che provvede alla loro produzione e distribuzione.
Penosa poi l’osservazione compiuta sulla carenza di spazio sullo stesso banco: alla domanda “E se dovesse essere necessario utilizzare un ingombrante vocabolario?”, le si svicola sostenendo che “Ormai i vocabolari sono disponibili sui tablet”.
Stiamo cercando di comprendere, con moltissimo impegno e scarsi risultati, quale sia la motivazione logica di sostituire i classici, capienti e ben solidi, banchi con queste porcate plasticose, che tra l’altro rappresentano un’ulteriore negazione dei principi del Movimento 5 Stelle, quella del “plastic free”.
Nella speranza che al popolo italiano la lezione sia servita, e che alla prossima tornata elettorale (se mai ci permetteranno di tornare al voto), ci limitiamo ad un’osservazione: ministro, ma che Azzo…lina combina?