«L’idea che Michele De Pascale possa proporsi come commissario per la gestione delle aree colpite dall’alluvione è semplicemente paradossale. Parliamo di un sindaco che a Ravenna non ha speso un euro per mettere in sicurezza il territorio. Come se non bastasse, De Pascale fa parte del partito che governa stabilmente questa regione da ben 54 anni e che, nonostante le ingenti risorse a disposizione, non ha fatto nulla per prevenire le catastrofi: né la pulizia degli argini, né la costruzione delle casse di espansione, né tantomeno garantire agli agricoltori frontisti la libertà di mettere in sicurezza i propri terreni; per non parlare dei piani di abbattimento delle nutrie, che continuano a devastare i nostri territori». A parlare è Michele Barcaiuolo, senatore e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia dell’Emilia Romagna.
«Dopo decenni di fallimenti – afferma Barcaiuolo – è inaccettabile pensare di affidare a De Pascale un ruolo così cruciale in piena emergenza. Il commissario per la gestione delle aree alluvionate dovrebbe incarnare il cambiamento, non essere il simbolo del disastro politico e territoriale che stiamo vivendo. I drammi di maggio, settembre e ottobre sono evidenti, e nonostante le promesse, non è stato fatto nulla per impedire il ripetersi di tali catastrofi in pochi mesi. De Pascale, invece di assumersi le sue responsabilità, continua a cercare scuse, accusando lo Stato e le ‘strutture tecniche inadeguate’ della Regione. Il vero problema non sono le strutture, bensì chi le governa e, per anni, ha ignorato le necessità del territorio»
«Ringraziamo De Pascale per la sua autocandidatura, ma francamente possiamo farne a meno. Mai come ora, c’è bisogno di persone competenti e risolute: è ora di voltare pagina e affidare la sicurezza dei cittadini a chi ha la capacità e la visione per farlo», conclude Barcaiuolo.