Barcaiuolo (FdI): è tempo di prendere atto che qualcosa non va nella sanità emiliano romagnola

La lettera che il Coordinatore dei Direttori Generali della Ausl AVEN, dott. Massimo Fabi, ha fatto recapitare in Regione torna a mettere sotto accusa le parole di chi continua in una narrazione falsa per far credere che la Sanità in Emilia-Romagna goda di ottima salute. Così non è ma stavolta sotto accusa non sono le infinite liste d’attesa o la mancanza di medici di base o le attese senza fine in PS ma la gestione informatica del Magazzino Farmaceutico che fornisce prodotti a ospedali, farmacie ospedaliere e poliambulatori di quattro province da Piacenza a Modena.

Infatti, in seguito ad un bando presentato dalla Regione nel 2016 da 7,75 milioni di euro per l’applicativo informatico di gestione del magazzino (applicativo G.estione A.rea A.mministrativa C.ontabile), introdotto come portale per il magazzino centralizzato da inizio febbraio 2024, cioè quasi 8 anni più tardi, continuano a verificarsi criticità con ritardi nell’erogazione di farmaci dai 2 fino ai 10 (o più) giorni che ovviamente complicano di parecchio la cura dei pazienti aggravando ulteriormente la già disperata gestione delle liste d’attesa oltre che a mandare in tilt il lavoro dei sanitari, mancano infatti farmaci salvavita e dispositivi medici essenziali per l’attività.

Tengo ad evidenziare che il programma GAAC non era una novità: era infatti già stato adottato da altre aziende sanitarie in RER negli anni precedenti, fra cui l’ASL di Modena da gennaio 2022, gravi lacune e malfunzionamenti erano già stati evidenziati. Quindi il tempo per perfezionarlo, provarlo e coglierne le criticità in vista dell’estensione programmata ad altre aziende, tra cui ASL RE e magazzino centralizzato AVEN, ci sarebbe stato abbondantemente. Inoltre, il fornitore di GAAC a partire dall’avvio a febbraio è sempre stato messo puntualmente al corrente delle problematiche ma non si sono ottenute in tempi ragionevoli delle soluzioni. Con quale giustificazione? Gli incaricati hanno coscienza di quello che stanno facendo?

Mi domando dunque come pensa di intervenire la Regione per sopperire al più presto ad una carenza grave che sta mandando in tilt la già precaria sanità regionale e cosa stia aspettando a rispondere al coordinatore Fabi.

Sicuramente, la prima cosa da fare, è prendere atto che qualcosa non va, ormai da parecchio tempo, invece che continuare a cullarsi nell’ignavia nella narrazione che tutto sta andando bene.

Così in una nota il Senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Emilia-Romagna.

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