Barcaiuolo (FdI): polemiche su una Manovra di Bilancio che risponde alle esigenze degli Italiani

I giorni dopo la Manovra di Bilancio va in onda un cliché consolidato che vede le opposizioni, divise tra loro, giudicare la manovra negativamente, ma con i distinguo che vanno da Azione -che ne critica il deficit- ad Avs -che la critica perché ha poco decifit- mentre M5Stelle afferma che il superbonus non ha causato danni alle casse dello Stato e che non è stato compreso il beneficio.

La manovra di bilancio ha rispettate le scadenze e le reali necessità dei cittadini ed ha: tagliato le tasse sul lavoro (riduzione delle trattenute previdenziali per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro annui. In media, 100 euro in più al mese in busta paga), mantenuto la promessa di meno tasse: parte la riforma dell’Irpef (per il 2024 accorpati i primi due scaglioni d’imposta e applicata l’aliquota del 23% fino a 28mila euro. Ciò significa risparmi fiscali fino a 260 euro al mese), promosso la famiglia e la natalità (alle mamme lavoratrici con due o più figli i contributi li paga lo Stato, taglio delle tasse, fino a 3mila euro annui, in favore delle mamme lavoratrici con 3 o più figli, fino alla maggiore età del figlio più piccolo. Per le mamme lavoratrici con 2 figli dei quali il più piccolo under 10, la stessa decontribuzione vale per, ora, solo per il 2024), aumentato il congedo parentale (in aggiunta al mese di congedo parentale retribuito all’80% previsto con la scorsa legge di bilancio, aggiunto un altro mese di congedo retribuito al 60%). Aumentano, inoltre, le risorse per gli asili nido, aumentato gli stipendi (confermata la detassazione dei premi di produttività al 5% e l’ampliamento della soglia di detassazione dei fringe benefit a 2mila euro per i lavoratori con figli e a mille euro per tutti gli altri), dato ossigeno per le Partite Iva (per il 2023, possibilità di non pagare l’acconto Irpef di novembre per le partite IVA con compensi fino a 170mila euro. Il pagamento dovuto potrà essere spalmato fino a 5 rate, da gennaio a maggio 2024), stipulato il record di risorse per la sanità: con oltre 3 miliardi in più per la sanità. Mai così tanti fondi nella storia d’Italia. Le maggiori risorse saranno destinate ad un unico obiettivo: la riduzione delle liste d’attesa, mantenuto la promessa che più assumi, meno paghi: avendo introdotto la super deduzione del 120% sul costo del lavoro a favore delle imprese che assumono a tempo indeterminato e che incrementano i propri dipendenti. Riduzione che sale al 130% per l’assunzione di mamme, giovani, disabili ed ex percettori del RdC, 1,8 miliardi per le imprese nel mezzogiorno (per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito di imposta per investimenti e imprese localizzate nel Mezzogiorno). Si aggiungono le risorse per nuova Sabatini e contratti di sviluppo per 300 milioni.

Il Governo ha fatto più di quanto era immaginabile in questo contesto per dare risposte a famiglie e imprese e tutto senza aumentare le tasse, anzi, diminuendole in taluni casi.
L’auspicio è quello di una condivisione massima da parte delle forze di maggioranza che devono vedere questa manovra come il realizzarsi del programma che insieme abbiamo sottoscritto.

Così il Senatore Michele Barcaiuolo, Capogruppo di FdI in Commissione Esteri e Difesa.

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