La guerra in Medio Oriente condiziona anche la questione migrazioni irregolari e la presenza di militari e controlli rafforzati anche al confine italo-francese a seguito dell’attacco terroristico avvenuto ad Arras, ne sono il segno. Per quanto riguarda i valichi di frontiera nei pressi di Ventimiglia, da rilevare che dopo l’omicidio di un migrante nigeriano da parte di un suo connazionale la situazione è esplosiva con la città esasperata dalla presenza massiccia di migranti che attendono di passare in Francia.
Sulla questione migranti si è acuita la possibilità di nuovi flussi migratori dalla guerra, ma anche il fatto che in questi flussi si nascondano terroristi o che ne siano entrati, in passato, altri e che oggi da cellule dormienti diventino attive.
È importante intercettare all’arrivo chi in qualche modo possa dare indicazione di una maggiore attenzione. Ora diventa fondamentale difendere la sicurezza dell’Italia e questa necessità aumenterà nei prossimi mesi, sia perché una riesplosione dell’integralismo è possibile, sia perché fenomeni di questo tipo aumentano il rischio di immigrazione. In questo momento il rischio è che non sempre ci sia un’immigrazione di povertà ma anche di soggetti che arrivino per fare del male. L’Esecutivo sta lavorando per aumentare ancora di più il controllo del territorio nazionale perché non possiamo permetterci di far entrare persone che verrebbero a combatterci.
Così il Senatore Michele Barcaiuolo, Capogruppo di FdI in Commissione Esteri e Difesa.