“Pulizia, moralità, via cacicchi: a farne le spese assessori, consiglieri regionali e comunali alcuni dei quali neanche indagati mentre il sistema Emiliano-Decaro resta al suo posto o addirittura premiato”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo.
“Decaro candidato alle europee, De Santis continua a percepire uno stipendio a spese della collettività per una carica di vice capo di gabinetto inventata, la De Simone si dimette da presidente regionale del PD ma non da consigliere del presidente di Emiliano e continua a percepire un reddito a spese dei pugliesi, l’ex capo di gabinetto condannato in primo grado (ma da considerarsi innocente fino a sentenza definitiva) che siede in Parlamento per volere di Emiliano accanto alla Schlein. E ancora, gli amministratori degli Enti dipendenti o partecipati dalla Regione nominati da Emiliano restano al loro posto, così come i capi dipartimento e le persone esterne all’organico della Regione scelte da Emiliano ma trombati alle elezioni regionali.
Eppure Emiliano, che è artefice di questo sistema vorrebbe ergersi a moralizzatore dello stesso”. E prosegue: “La verità è che un’azione di deterrenza su determinate pratiche che oggi assurgono agli onori della cronaca doveva essere svolta dal presidente della Regione, dal sindaco della città capoluogo e presidente nazionale ANCI, dal segretario regionale del PD, dal presidente regionale del PD, dal capo gabinetto e suo vice che è anche segretario regionale del PD. Cioè proprio quelli che avrebbero dovuto garantire trasparenza, legalità, moralità, voto libero, distanza da poteri mafiosi, oggi sono premiati dalla Schlein. È insito nel loro sistema: pagano i pesci piccoli, i capi non si toccano e di questa regola se ne sta appropriando totalmente la Schlein”, conclude Zullo.