“Dal tavolo di Beko emerge un quadro confortante. L’azienda ha accolto le condizioni del ministro Urso: nuovo piano industriale e occupazionale, oltre 300 milioni di investimento, tutti gli stabilimenti in attività, proseguimento della produzione e soprattutto rinuncia alle procedure di licenziamento in attesa di trovare un accordo complessivo. Decisiva è stata l’azione del Mimit. In particolare, allo stabilimento di Siena vengono concessi tre anni per una eventuale riconversione. Soluzioni alternative che garantiscano la continuità industriale. Da sottolineare il tema del canone di affitto al di sopra dei valori di mercato dello stabilimento senese. È un elemento che complica qualsiasi ipotesi di ristrutturazione aziendale e che frena la possibilità di investimenti. Un nodo che deve essere sciolto per tornare ad essere competitivi. Il governo c’è e nessuno verrà lasciato solo”.
Lo dichiara il senatore toscano di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi.