“Bentornata cultura”: il Rinascimento della cultura italiana ad Atreju

È su Tolkien che si concentra l’inizio del panel “Bentornata cultura: verso un nuovo Rinascimento italiano” grazie alle parole introduttive di Federico Mollicone e, soprattutto, grazie all’intervento del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che hanno risposto nel dettaglio agli attacchi delle opposizioni riguardo l’opportunità di aprire una mostra dedicata, appunto, a Tolkien. Sangiuliano ricorda gli ottimi numeri della mostra finora, che ha raggiunto circa i 30 mila visitatori, soprattutto giovani.

La volontà del Ministro è quella di difendere la personalità umana in tutta la sua pienezza: “Voglio affermare – dice ospite ad Atreju – il civis, destinatario di diritti e doveri, contro chi ci vuole codici a barre” ed è proprio a questo obiettivo che si rivolge l’esempio di Tolkien. Sangiuliano risponde anche alle critiche della sinistra difendendo una cultura libera, dialogante e aperta: ne sono testimonianze le aperture, anche prossime, su vari personaggi, come Pasolini, Calvino e Gramsci.
All’unisono il grido di critica levato dal palco di Atreju contro la cancel culture: Pietrangelo Buttafuoco ha ricordato ad esempio l’episodio di James Joyce che, proprio a causa di una violenta repressione nei suoi confronti, riuscì a pubblicare le sue opere solo in Italia.

L’impegno del governo in ambito culturale è intenso, e lo riconoscono i vari ospiti, in particolare Beatrice Venezi, tra i più giovani direttori d’orchestra donna al mondo, che ha elogiato l’ottimo lavoro svolto dal ministro Sangiuliano per difendere il mondo della musica e del canto lirico italiano, da poco nominato patrimonio immateriale dell’umanità; difesa, per Venezi, che dovrà soffermarsi soprattutto su una difesa maggiore verso gli artisti italiani, oggi danneggiati dal protezionismo degli altri Paesi. Affiora l’importanza della cultura italiana in campo internazionale, “una fonte – dice Pietrangelo Buttafuoco, in relazione soprattutto alla sua Sicilia – da cui l’interno mondo attinge”, riprendendo in particolare l’importanza del Mediterraneo per l’esportazione dell’italianità, anche attraverso il Piano Mattei.

Ci deve essere consapevolezza per tutto ciò che l’Italia è riuscita a fare nella sua storia, tralasciando la narrativa della patria dell’umanesimo riprendendo le grandi scoperte scientifiche fatte da italiani: l’impegno del governo, ricordato da Sangiuliano, è quello di creare “un nuovo immaginario italiano nel mondo”, in favore anche di quei miglioramenti socio-economici che ne derivano. Come detto da Alessandro Giuli, Presidente del MAXXI: “Cultura è civiltà!”

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.