Continua il viaggio in Sudamerica di Giorgia Meloni, che dopo aver presenziato a Rio per il G20 si trova ora in Argentina, Paese storicamente legato all’Italia.
Tale relazione è anche più solida dal momento che in Argentina è presente la più grande comunità italiana residente all’estero, il che non può che favorire un intenso dialogo politico, oltre alle numerose visite istituzionali che si sono susseguite ininterrottamente nei due sensi, oltre agli innumerevoli contatti istituzionali e Missioni di Sistema.
Italia e Argentina da sempre sperimentano una collaborazione bilaterale solida in diversi campi, da quello economico a quello culturale e scientifico.
Ma i due paesi vantano un’attiva collaborazione anche a livello multilaterale, tanto che , per esempio, entrambi appartengono al gruppo “Uniting for Consensus” , che si pone l’obiettivo di riformare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Nel recente G20 vi è stata una convergenza di interessi in tema di contrasto ai cambiamenti climatici, di sostegno all’innovazione, e in termini di lotta alla povertà e alle disuguaglianze.
Infine, è rilevante sottolineare come Roma e Buenos Aires siano protagoniste di un rilancio del dialogo fra blocchi regionali che vede nel negoziato per un Accordo di Associazione fra l’Unione Europea e il Mercosur un importante strumento di cooperazione e di sviluppo delle opportunità di crescita.
Appare dunque evidente come il bilaterale di oggi tra Meloni e il Presidente della Nazione Argentina, Javier Milei, si inserisce in un quadro politico e istituzionale per certi versi privilegiato, che non può che portare alla costruzione di intese sempre più strette, grazie all’impegno comune di entrambe le parti coinvolte.
Ed è proprio questo che è emerso dalle dichiarazioni congiunte rilasciate da Meloni e Milei al termine del loro colloquio.
“Il popolo italiano e il popolo argentino sono popoli fratelli”, ha ribadito il premier italiano, descrivendo l’amicizia tra i due paesi una amicizia che “ha radici profonde,che sono addirittura antecedenti a quando Italia e Argentina hanno ottenuto la loro indipendenza come Stati liberi e sovrani.”
Meloni ha poi sottolineato come il punto di vista di Buenos Aires possa essere “decisivo sia per rinnovare il secolare rapporto tra Europa e America Latina, sia per affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Sono sfide che abbiamo approfondito in questi giorni, lo abbiamo fatto prima al Vertice del G20, dove abbiamo ribadito la nostra comune volontà di lavorare insieme su tutti i principali scenari internazionali, lo abbiamo fatto in queste ore.”
Nel colloquio italo-argentino è stata riscontrata la volontà di lavorare insieme, in quanto, come riferito dal Presidente del Consiglio “è molto forte la nostra unità di vedute su molti dossier”, dalla guerra in Ucraina, al conflitto in Medio Oriente, fino alla crisi che sta attraversando il Venezuela.
Su questo ultimo punto, in particolare, l’Italia non riconosce la vittoria di Maduro, ma condanna “la brutale repressione del regime che ha portato alla morte di decine di manifestanti, all’arresto arbitrario di migliaia di oppositori politici, all’incriminazione e all’esilio del candidato Presidente dell’opposizione democratica.”
Infine, durante le dichiarazioni i due leader hanno confermato come, in termini di rapporti bilaterali, “le relazioni tra Italia e Argentina abbiano un potenziale enorme da esplorare, da liberare.”
“Chiaramente quella tra me e il Presidente Milei è anche una condivisione politica, e la condivisione politica tra due leader che si battono per difendere l’identità dell’Occidente, i punti cardine della sua civiltà, la libertà e l’uguaglianza delle persone, la democraticità dei sistemi, la sovranità delle Nazioni”, ha affermato Giorgia Meloni, concludendo dicendo che: “C’è molto più qui di una comune cooperazione tra Nazioni. C’è la consapevolezza di vivere in un tempo difficile, la responsabilità che quel tempo difficile impone, cioè la forza delle idee, il coraggio che serve per difendere quelle idee.”