“Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, non molti mesi fa, ha approvato una decisione del Consiglio comunale con cui si vieta l’utilizzo di tutte le sale comunali nonché la possibilità di patrocini per eventi promossi da coloro che non fanno abiura di idee diverse da quelle di sinistra o, più esattamente, che non abbiano sottoscritto di condannare tra l’altro riferimenti positivi all’epoca fascista. Va da sé che si tratta di un obbligo all’abiura sicuramente non conforme ai principi della nostra Costituzione. In questi giorni, però, con una incredibile assenza di coerenza e mostrando l’assoluta strumentalità propagandistica di quella decisione, lo stesso Comune di Milano ha concesso l’utilizzo di una sala comunale a Barbara Balzerani, già tra i capi della Colonna romana delle Brigate Rosse. Il suo mancato pentimento per gli omicidi ai quali prese parte, assieme all’arroganza e al cinismo dimostrato negli anni successivi, non meritano la visibilità e la tribuna che il Comune di Milano intende concedergli per la presentazione del suo ultimo libro. Oltre ai crimini di sangue, di lei ricordiamo bene sia il post su Facebook con il quale solo pochi mesi fa chiedeva a qualche compagno “ospitalità fuori confine per rinverdire i fasti del quarantennale della morte di Aldo Moro”, sia quella indecente frase “Fare la vittima è diventato un mestiere”. Insulti questi, che non possono essere accettati soprattutto da chi, come il sindaco Sala, rappresenta le istituzioni. Se ancora esiste la parola vergogna nel vocabolario della sinistra milanese revochino l’incostituzionale obbligo di pensiero unico e si assumano la responsabilità di dare libera voce agli epigoni del terrorismo. Sala, ci sei batti un colpo”.
Così Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e senatore di Fratelli d’Italia nella sua rubrica ‘Pallonate’ pubblicata da Il Secolo d’Italia.