Brexit, provaci ancora Theresa!

Risale a ieri sera l’ultima discussione avvenuta a Westminster in merito alla proposta sulla Brexit di Theresa May. Sono state ore intense e faticose per tutti i membri del Parlamento, durante le quali sono stati discussi e approvati diversi emendamenti, avendo sempre bene in mente un principio fondamentale: quello della salvaguardia del benessere e della stabilità del Paese.

Si è dunque giunti a una conclusione importante: verrà rigettata qualsiasi proposta che non preveda un accordo (adeguato, si intende) con l’UE. Infatti, adottare una soluzione di “no-deal Brexit” comporterebbe un’uscita immediata del Regno Unito dall’Unione con un taglio netto dei rapporti fra i due soggetti. Come affermato dalla stessa May ciò sarebbe assolutamente inammissibile per il suo Paese, che invece dovrà affrontare questa sua nuova situazione in maniera graduale, attraversando un periodo di transizione sufficiente a non creare squilibri in seno al popolo britannico. Nel suo intervento, chiaro e coinciso, il primo ministro ha ribadito che “non basta la volontà, ma impegnarsi concretamente”, e che lei e i suoi colleghi hanno la necessità di inviare un messaggio di ciò che veramente desiderano.

Le risposte da parte europea non si sono fatte attendere. Il primo a pronunciarsi è stato proprio il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, il quale ha sottolineato che l’accordo non ha possibilità di essere rinegoziato e che ci si “continuerà a preparare per ogni scenario, incluso quello del no-deal”.

Come già detto, questa ultima ipotesi è stata esclusa con fermezza nella seduta di ieri e quindi, in ogni caso, la May si presenterà nuovamente a Bruxelles per cercare di ottenere un patto più favorevole ai propri desiderata. E avrà l’appoggio dei rappresentanti politici britannici fermi a non cedere alle imposizioni (ancora una volta) dell’Europa, ma decisi a trovare una soluzione che rispetti i veri interessi e le vere esigenze del popolo britannico.
Ricordando quanto detto da J.F. Kennedy: “ Non domandatevi cosa il vostro Paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro Paese.”

E anche stavolta gli inglesi stanno facendo veramente di tutto per amore del proprio Paese, agendo sempre e comunque al fine di ottenere ciò che è il bene del proprio popolo.

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