Colpevole di coerenza, perchè a tutti i costi ha provato fino alla fine a chiedere un incarico per il Centrodestra, con Salvini leader, al Presidente Mattarella. Colpevole anche di aver consentito la nascita del Governo Salvini-Di Maio, offrendo la non belligeranza di Frateli d’Italia per fermare l’attacco all’Italia da parte della speculazione che faceva salire lo spread.
Insomma, per Pietrangelo Buttafuoco, Giorgia Meloni è sempre colpevole, qualsiasi posizione assuma. Forse è colpevole anche solo di esistere. Eccolo quindi, dalle colonne de Il Tempo, sferrare l’attacco all’ultimo baluardo della destra politica italiana, decretare che Salvini si è preso tutti gli argomenti e che Fratelli d’Italia può anche chiudere. Non contento della sviolinata al leader della Lega, arriva anche a paragonare Di Maio in comizio a Napoli al rimpianto Giorgio Almirante. Esagerando, forse, un pò troppo.
Tanto che è dovuto intervenire Giovanbattista Fazzolari, senatore di Fratelli d’Italia, ricordando che “purtroppo tra i vari problemi della destra in Italia ci sono anche i tanti che pontificano sul da farsi senza essersi mai confrontati con il consenso politico, senza mai aver fatto nulla di utile, quelli tipo Buttafuoco, convinti ad esempio che per essere di destra nel terzo millennio bisogna convertirsi all’Islam come ha fatto lui, piuttosto che fare le “grossolane battaglie” di Fratelli d’Italia a difesa delle radici classiche e cristiane dell’Europa“.
Fazzolari ha definito “rancoroso” l’intervento di Buttafuoco, forse perchè in precedenza la Meloni gli aveva preferito Nello Musumeci come candidato alla Presidenza della Regione Sicilia, respingendo la proposta di Attaguile di Noi con Salvini di candidare lo scrittore.
E rancorosa è stata sicuramente la controreplica dello stesso che torna ad attaccare Fratelli d’Italia in quella che rischiava di diventare una saga infinita su Dagospia.
Fortunatamente il Senatore di FDI, ha evitato di dare ulteriore fuoco alla polemica, limitandosi a chiudere la vicenda su Facebook. Ecco il post conclusivo.