“La caduta del muro di Berlino è stato un evento radicale nella storia europea. Ha significato poter finalmente guardare ad un’Europa dei popoli che, superata la logica di Yalta, potesse cominciare a camminare liberamente. E invece anche questo trentennale non è stato celebrato in modo serio, perché dominato da una sorta di negazionismo e di difficoltà nel riconoscere che quel muro è stato il simbolo materiale dell’oppressione comunista dei popoli dell’Est. Fratelli d’Italia ha chiesto più attenzione per questa ricorrenza e una riflessione condivisa . E’ anche questo il senso della mostra “Addio maledetto muro”: agevolare il percorso di memoria e di riflessione su ciò che divise, per 28 anni, la Germania , l’Europa ed il mondo in due”. A dirlo la senatrice di Fratelli d’Italia Isabella Rauti, intervenuta alla visita guidata della mostra “Addio Maledetto Muro”. organizzata dal ‘Centro Studi Pino Rauti’ di cui è Presidente, nella sala convegni della ‘Fondazione Alleanza Nazionale’ che la ospita. “La mostra contiene foto provenienti dagli archivi NATO, CIA e anche dagli archivi personali di Pino Rauti, che sono stati donati , insieme ad altri documenti e libri, alla Biblioteca Nazionale di Stato di Roma. Dagli Atti dell ‘archivio privato Pino Rauti (come quelli relativi allo svolgimento a Berlino nel marzo 1990 della riunione della segreteria del movimento sociale italiano di cui allora Pino Rauti era segretario) è possibile comprendere come gli uomini del MSI non fossero impreparati alla caduta del Muro, ma fossero anzi i più legittimati ad interpretarlo . Loro di quel momento storico ne conoscevano le malate radici profonde ed erano in grado più degli altri di saper leggere la storia che c’era dietro, la storia che c’era in mezzo e la futura prospettiva europea ” conclude la senatrice Rauti.