“Fratelli d’Italia prende atto della sentenza della Corte di Giustizia Europa con la quale è stato ribadito il principio che anche nel mondo del calcio non possono prevalere posizioni monopolistiche, e che quindi questo settore deve informarsi ai principi della concorrenza e del libero mercato. In particolare, riguardo il progetto Superlega riteniamo che alle squadre di calcio debba essere garantita la piena libertà di aderirvi o meno in una logica appunto di libero mercato. Sarà il tempo a dire se questo progetto si affiancherà a quelli attuali. Su un piano più generale l’auspicio è che alla luce di questa sentenza l’atteggiamento del sistema calcistico non sia di chiusura, a difesa di un assetto ormai palesemente inadeguato, quanto piuttosto di sfida per cambiare e rinnovare. E’ sotto gli occhi di tutti, infatti, che l’attuale sistema presenta criticità sia sul piano della scarsa produzione di talenti italiani sia su quello finanziario con un gravissimo indebitamento. E’ giunto il tempo di guardare ad un cambiamento, o nel senso di un rafforzamento della dimensione sociale e culturale del calcio, ed allora bisognerà pensare a un maggior coinvolgimento dello Stato sottoforma di aiuti e sostegni, oppure lungo la strada dello spettacolo e del profitto il che significa puntare sui diritti tv e sulle sponsorizzazioni. Che piaccia o meno, la sentenza Ue ha messo in moto un processo ed i prossimi mesi saranno decisivi per capirne gli effetti da cui dipenderà il futuro stesso del movimento calcistico italiano. Far finta di nulla sarebbe non solo inutile ma aprirebbe a scenari preoccupanti per il calcio nazionale”.
Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Paolo Marcheschi, responsabile del Dipartimento Sport di FdI.