La problematica della Terra dei Fuochi è una questione delicata, lo era in passato e lo è tuttora. Non possiamo far finta che non sia successo nulla, bisogna avere rispetto per i tanti morti di cancro e per i familiari di coloro i quali non ci sono più. Ora più che mai, soprattutto dopo la sentenza della Cedu che ha condannato l’Italia su questa triste e tragica vicenda, il grido di giustizia dei parenti delle vittime si eleva forte e sovente. La linea è chiara e netta, così come si è intervenuti per Caivano, bisogna, seguendo quel modello, istituire un commissario per le operazioni di bonifica, gestione e controllo. Non si possono lasciare zone franche, il pericolo degli sversamenti e degli interramenti dei rifiuti è sempre dietro l’angolo. Bisogna fare presto, come sempre il nemico numero uno è il tempo, interventi mirati per risanare le province di Napoli e Caserta che in questi anni hanno subito e pagato a caro prezzo lo scempio ambientale da tutti conosciuto come Terra dei Fuochi. Inutile dire che i governi precedenti, sia nazionali ma soprattutto regionali, non sono stati in grado di fronteggiare con fermezza e decisione questa annosa e devastante problematica. La Campania merita di più.
E’ di poche ore fa l’ultimo blitz. Circa 200mila euro di sanzioni amministrative, 5 denunce, 3 veicoli e 6 tra aree e attività poste sotto sequestro sono il bilancio delle recentissime attività interforze nell’ara metropolitana di Napoli finalizzate alla prevenzione degli illeciti ambientali in Terra dei fuochi, nel quadro delle iniziative di contrasto definite dal Prefetto di Napoli, Michele di Bari. In parallelo, la Polizia Metropolitana di Napoli ha condotto una serie di attività di polizia ambientale che hanno portato a ben 13 denunce ed altrettanti sequestri, contestando reati che vanno dall’abbandono e gestione non autorizzata di rifiuti alle immissioni illecite in atmosfera e in fogna. Le principali operazioni hanno riguardato i territori di Crispano, Casoria, Torre del Greco e Castello di Cisterna. Sono stati intensificati anche i servizi presso il campo rom di via Carrafiello a Giugliano in Campania. In questo caso la pronta segnalazione di una pattuglia dell’Esercito ha consentito l’immediato intervento dei Vigili del fuoco per lo spegnimento precoce di un principio di incendio. Si registra, inoltre, l’importante risultato raggiunto dalla Squadra di Polizia giudiziaria del Compartimento della Polizia Ferroviaria di Napoli, che ha disarticolato una organizzazione criminale che riciclava rame rubato indirizzandolo verso i mercati del Nord Italia. Proprio il settore del reimpiego di rifiuti ferrosi e dei cavi oggetto di furto è stato a più riprese colpito, negli ultimi sei mesi, anche da una specifica azione di prevenzione e dai controlli attivati dalle Prefetture di Napoli e Caserta.