“L’opposizione è talmente miope che riesce ad addossare al Governo la colpa di un’urbanizzazione a rischio eruzione vulcanica. Di questo passo saremo colpevoli anche del terremoto che fece scomparire Pompei nel 79 d.C.
Un ragionamento di lungo respiro tuttavia è necessario, anche per dare una lezione a chi si permette di speculare sull’angoscia della gente. Sostengo da tempo la prospettiva di abbattere tutto ciò che sta nelle aree a rischio vulcanico, idrogeologico e sulle coste per ricostruire in zone urbanisticamente idonee, magari immaginando un premio di cubatura per rendere economicamente sostenibile l’operazione.
Chi sbraita contro l’abusivismo dovrebbe essere serio e domandarsi come porre rimedio alla sub cultura degli anni del dopo guerra, che ha sfregiato il nostro territorio con la complicità di giunte comunali bianche e rosse, mettendo a rischio la vita dei cittadini. Un nuovo e grande piano casa incentrato sulla ‘sostituzione’ più che sullo scioglilingua della ‘rigenerazione urbana’. Non se ne deve parlare adesso? Ma se non ora quando?”. È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.