Campidoglio. Mennuni (FdI): la tutela della vita non può essere censurata

“Il Comune di Roma nega ancora la libertà d’espressione. Oggi in Aula Giulio Cesare sede del governo della Capitale d’Italia è stato compiuto un altro atto di censura. Mi è stata tolta la parola e sono stata accompagnata fuori dall’Aula dai Vigili Urbani mentre condannavo l’abuso compiuto ai danni dell’Associazione Pro Vita, i cui manifesti a sostegno del diritto alla vita e alla natalità: “Potere alle donne, facciamole nascere”, sono stati arbitrariamente rimossi dal Comune di Roma. Una censura illegittima e vergognosa, priva di ogni fondamento giuridico, che innesca una pericolosa deriva di intolleranza verso tutte le idee che non collimano con il pensiero unico ed il politicamente corretto e di repressione della libera discussione e divulgazione. E’ stata negata la libertà d’espressione alle realtà associative che con il loro manifesto per l’8 marzo, sottolineavano come la tutela dei diritti delle donne, non possa e non debba prescindere dalla salvaguardia del diritto a nascere. L’arroganza e la prepotenza con cui sono stata messa a tacere mentre difendevo la libertà di pensiero la dicono lunga sulla linea della giunta Gualtieri e della sua maggioranza nei confronti del dissenso. Una pagina buia per i diritti e soprattutto per il diritto di libertà di espressione del pensiero, tanto più grave perché compiuto nella assemblea elettiva della Capitale d’Italia, ma che davvero non ci intimidisce e non ci fermerà nella nostra difesa della libera circolazione delle opinioni di tutti e nella tutela della vita e dei nascituri.” Così in un comunicato Lavinia Mennuni, consigliere FdI di Roma Capitale.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati