La bocciatura del quesito referendario riferito al “Testo Unico in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope” è una buona notizia per l’Italia e per tutto quel mondo del Terzo settore e del volontariato che da sempre combatte battaglie per la vita, contro la cultura della morte, dello sballo e della criminalità. Il quesito referendario, come spiegato dal Presidente Amato, prevedeva la scomparsa del divieto di coltivazione di qualsiasi pianta, altro che cannabis, come il papavero da oppio e la coca: inaccettabile.
Il MODAVI esprime piena soddisfazione per la decisione della Corte Costituzionale, ma non si ferma e annuncia una rinnovata mobilitazione contro tutte le dipendenze patologiche e a sostegno di stili di vita sani e sostenibili.
E’ quanto dichiara Mario Pozzi, Presidente Nazionale del MODAVI Onlus.