Nel suo complesso, la sinistra è allo sbando. Possiamo affermare ciò in maniera del tutto assertiva stando almeno a quanto successo nelle ultime settimane. Per chi avesse perso le ultime cronache dal Nazareno, c’è da dire che i democratici non si sono affatto risparmiati e hanno sottoposto all’opinione pubblica diverse stravaganti proposte: dallo ius soli alla dote per le giovani generazioni, passando per “Bella ciao” da istituire quale inno non si sa bene di cosa. Potrebbe bastare questo per far comprendere ai più che si tratta di una forza politica simile ad una maionese impazzita: senza linee guida, procede per tentativi, nella disperata intenzione di sortire qualche “effetto sorpresa” e racimolare una manciata di voti.
Facciamo subito una precisazione: stiamo parlando di una forza di governo, ossia di una parte politica che, insieme ad altre, sta guidando il Paese verso la difficile e articolata uscita dalla pandemia. Un soggetto politico di tal genere non dovrebbe commettere passi falsi, anzi. Al contrario dovrebbe saper interpretare le esigenze di tutta la popolazione, facendosi carico dei bisogni delle classi disagiate (in fondo la naturale vocazione della sinistra era proprio questa, o no?).
Stando invece a quanto accaduto nelle ultime settimane, a Largo del Nazareno hanno iniziato a tirare ad indovinare, non si sa bene consultando quali sondaggi. E va detto che anche certa stampa ha dato manforte a queste proposte bizzarre, ipotizzando ad esempio, come si può leggere sul sito Linkiesta, un ingresso importante di immigrati per far ripartire la natalità, a patto però che questi ultimi si integrino e rispettino le nostre radici identitarie. Una follia.
Va detto per chi ci legge che la prospettiva multiculturalista è fallita già da un pezzo e perseguire una politica di integrazione vera e propria non è possibile, anzitutto perché chi sarebbe da integrare non desidera farlo. La sinistra fa le orecchie da mercante e ignora tutto ciò, propone lo ius soli per guadagnare qualche voto e strizza l’occhio ai migranti con promesse di sussidi statali e mancette premio. E’ questa la politica che vogliamo sostenere? Proprio no.
Tornando alle cronache dal Nazareno, pare che i democratici siano già stufi della guida – si fa per dire – di Enrico Letta, tornato apposta da Parigi nel disperato tentativo di risollevare le sorti di un partito ormai allo sbando. Cosa che di fatto non sta accadendo, anzi: lo sbando aumenta e lo stordimento pure, vista la continua crescita nei sondaggi di Fratelli d’Italia.
Non è concepibile che una forza politica simile – il Pd giustappunto – non sia in grado di elaborare proposte serie per il Paese e per chi oggi soffre. Se il programma dem consiste nello ius soli e altre bizzarrie, meglio che stiano fermi e non propongano più nulla. Fortunatamente una opposizione al governo Draghi c’è, si chiama Fratelli d’Italia. La coerenza di questo partito dimostra che contano i fatti, non le proposte evanescenti di chi non sa che pesci pigliare. Avanti così quindi e se il Pd propone altre simpatiche soluzioni per l’Italia la scalata di Fdi nei sondaggi sarà ancor più assicurata.