Caos Procure, Rampelli (VCP-FDI): ANM non caschi dal pero…

“Palamara ha gestito il potere in seno all’Anm con massima disinvoltura, disprezzo delle regole e delle istituzioni. Ma tutto questo è stato possibile perché qualcuno gliel’ha consentito anzi, l’ha incoronato presidente dell’Anm non perché dotato di spirito imparziale e capacità tecnico giuridiche, ma perché utile a perpetrare il meccanismo dell’occupazione del potere e della spartizione tra correnti della magistratura e le varie anime del Pd. Che oggi l’Anm decida di espellere il suo ex presidente, già capo di Unicost – la corrente garante delle scalate a danno dello Stato – ci impone una conclusione che faccia giustizia dell’ipocrisia con la quale è stata commentata oggi la notizia: lo strapotere di Palamara non era tollerato dalle correnti della magistrature e dai partiti che hanno dominato la scena della Giustizia, ma condiviso.  L’Anm non finga di cadere dal pero e azzeri tutto. C’è bisogno di interrompere i rapporti promiscui con i partiti, abolire le correnti in magistratura, modificare i criteri per la selezione dei procuratori della Repubblica e i componenti il Csm, rinnovandoli conseguentemente tutti, separare le carriere tra pubblica accusa e magistrato giudicante, introdurre la responsabilità civile per i giudici, impedire che chi dalla magistratura sceglie la carriera politica possa poi tornare a fare il giudice. Ci vuole una nuova stagione di rinnovamento totale che ricostruisca la credibilità, la tensione morale e l’imparzialità della magistratura, come desiderano la gran parte dei magistrati italiani, mortificati da questo film dell’orrore”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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