“Il Governo difenda la produzione e l’export di riso italiano in Europa dall’invasione di riso cambogiano. Ho presentato un’interrogazione ai ministri Bellanova e Di Maio per chiedere conto al Governo di una situazione che sta mettendo a forte rischio la produzione risicola italiana. L’accordo commerciale tra Unione Europea e Vietnam, in vigore dal primo agosto, prevede la soppressione pressoché totale (99%) delle tariffe doganali sull’interscambio tra le due parti contraenti, con l’immediata eliminazione del 65% dei dazi applicati sulle esportazioni UE. Una decisione che di fatto consentirà la commercializzazione di 80.000 tonnellate di riso lavorato, semilavorato, ed aromatico, prodotto con lavoro minorile ed irregolare. Nonostante l’Italia sia il primo produttore di riso in Europa, con 1,40 milioni di tonnellate prodotte su un territorio coltivato da circa 4000 aziende, pari al 50% dell’intera produzione dell’Unione europea, si ritrova oggi a dover fare i conti con la crisi economica e con la concorrenza sleale asiatica, che si presenta sul mercato con prezzi irrisori, dovuti a condizioni di produzione e di lavoro totalmente noncuranti del rispetto dei moderni standard in materia ambientale e di diritti umani. Non è tollerabile che i produttori risicoli italiani vengano penalizzati dalla concorrenza di chi non ha il minimo rispetto delle normative a cui si attengono le aziende italiane. Il Governo deve farsi carico di garantire la tenuta della produzione e dell’export di riso italiano pretendendo il rispetto di regole che devono valere per tutti”.