Casa: Milani (FdI) periferie fulcro della rigenerazione urbana, basta quartieri dormitorio

“Sono anni che si parla di emergenza abitativa, ci mettiamo fondi sopra e i fondi poi non vengono spesi. Ciò che occorre è ripensare l’emergenza abitativa. Non dobbiamo solo costruire e continuare a creare quartieri dormitorio. L’esigenza alloggiativa è cambiata nel tempo; abbiamo sempre più famiglie mono genitoriali o addirittura mono nucleari. Per questo la necessità prioritaria è la rigenerazione delle periferie che si adatta alla trasformazione sociale. Dobbiamo considerare le periferie per quello che sono, le parti di città che oggettivamente sono trasformabili, in quanto non sono vincolate dalla storia e dall’architettura come i centri storici. Bisognerà favorire la rigenerazione dei quartieri periferici con un mix di edilizia libera, edilizia agevolata ed edilizia sovvenzionata, in modo da ottenere anche giusto mix sociale. Nelle periferie abbiamo la possibilità di ripensare interi quartieri, intanto, portando lavoro, uffici pubblici, università, aziende di produzione. Qui si possono realizzare le vere Smart City che sono ormai modelli e attuare le comunità energetiche implementate a livello normativo. Un cenno lo vorrei fare alle aree interne rilanciando l’abitare nei piccoli centri. Oggi, nell’era digitale, in queste aree interne è possibile attirare nuove tipologie di lavoratori, che slegati dalla necessità di lavorare in un luogo fisico, possono abitare i piccoli centri magari autosufficienti dal punto di vista energetico. Perché sarà anche più facile realizzare le comunità energetiche in questi contesti dove la trasformazione urbana la chiamerei la rinascita dei borghi d’Italia”. E’ quanto ha dichiarato il deputato di Fratelli d’Italia Massimo Milani nel corso dell’intervento in Aula sulla discussione generale sulle mozioni presentate da Pd e M5S in materia di emergenza abitativa.

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