Non è bastata una morte atroce, il supplizio di una ragazzina, lo smembramento del suo corpo abbandonato in due trolley all’angolo di una strada statale. Ora ecco arrivare anche un messaggio per il supertestimone, all’alba del processo contro Innocent Oseghale.
Parliamo di Pamela Mastropietro, la ragazzina romana uccisa, violentata e fatta a pezzi un anno fa a Macerata dopo essere scappata da una centro di recupero per ragazzi difficili. La storia narra di Pamela che cerca una dose di stupefacenti, incontra Oseghale, 29enne nigeriano, che ora pare si spacci per boss della mafia, che la porta a casa sua da cui lei uscirà solo il giorno dopo morta, appunto fatta a pezzi e nascosta in due valige. Le forze dell’ordine non ci mettono molto ad individuare alcune delle persone venute in contatto che la ragazzina fino a poco prima della sua morte. Alla fine, però, le responsabilità vengono fatte risalire tutte proprio a Oseghale, tanto che l’uomo viene rinviato a giudizio per violenza sessuale, omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere. Oseghale, manco a dirlo, si dichiara innocente di nome e di fatto. A suo carico accetta solo l’accusa d aver fornito droga a Pamela che secondo lui sarebbe morta di overdose. In ogni caso, come sia andata davvero lo chiarirà il processo anche se, ultimamente, agli indizi corposi in mano agli inquirenti si è aggiunta la preziosa testimonianza di un supertestimone. Si tratta di Vincenzo Marino, un pentito di ‘ndrangheta che sarà chiamato a testimoniare alla prossima udienza del 6 marzo nel processo Mastropietro davanti alla Corte di Assise di Macerata. Marino, che è stato in prigione con Oseghale per un breve periodo ad Ascoli, sostiene di aver ricevuto dal nigeriano alcune confidenze che risulterebbero essenziali nel dibattimento. Per questo Marino si era detto disponibile a deporre durante il processo, anche se ora è diventato titubante dopo che gli è stata revocata la protezione e dopo che sua moglie ha ricevuto un macabro “messaggio”: una bambolina voodoo senza testa e con la scritta ‘fate questa fine”, il classico tipo di avvertimento dei mafiosi. Sconvolgersi ora significa ammettere di avere almeno colpevolmente dormito fino ad ora.
Del resto, Buhari lo aveva detto al Telegraph già tempo fa. E considerando che Buhari è il presidente della Nigeria, magari dargli ascolto non sarebbe stato male. Buhari contro quello che forse noi pensiamo possa essere il suo interesse, ma così non è, aveva dall’inizio fatto appello direttamente alla sua gente in Gran Bretagna. “Evitate di chiedere asilo politico lì dove la vostra reputazione di criminali rende difficile se non impossibile accordarvelo.”
Poi l’appello si era ampliato a tutti i nigeriani all’estero, ed era accompagnato anche da parecchie spiegazioni. Per esempio, l’ex generale duro e puro divenuto presidente lo scorso anno, aveva anche aggiunto che praticamente tutti quello che si trasferivano lontano dalla Nigeria non lo facevano per problemi di persecuzioni o di sicurezza personale, ma si trattava esclusivamente di migranti economici, che inoltre non erano nemmeno in cerca di un lavoro, facile da trovare in una nazione come la Nigeria, sterminata, ricchissima e con il PIL più alto dell’Africa. Quello che cercano davvero i nigeriani, almeno il 90% di quelli che sbarcano in Europa – il più delle volte in Italia – è trovare un’occupazione facile, meglio se criminale, che permetta loro di guadagnare tanto, in fretta e senza rischiare quello che per i medesimi fatti rischierebbero in Nigeria. Questo il Buhari pensiero, in sintesi.
E siccome in Italia di spazio i nigeriani ne hanno trovato quanto ne hanno voluto, potendosi permettere di fare come gli pareva, il più delle volte impuniti, ecco nascere anche qui da noi vere e proprie sacche di magia nigeriana, che ormai controllano territori e centri urbani.
Fratelli d’Italia con il testa la sua leader, Giorgia Meloni, denunciano da tempo questo problema che sta ormai diventando di una gravità assoluta. Ve ne abbiamo parlato a lungo anche qui , su La Voce del Patriota, raccontandovi anche della Black Axe, ma sembra proprio che in troppi siano distratti. Finirà come sempre? Chiuderemo le stalle quando tutti i buoi saranno fuggiti, salvo poi rammaricarcene?
Si può solo sperare di no.