“Dagli atti processuali trasmessi dai magistrati di Perugia al Csm e al ministero della Giustizia vengono alla luce i tentativi dell’ex presidente dell’Anm Palamara per far nominare un procuratore gradito alla Procura di Roma. Viene quindi spontaneo concludere che, se si adottasse con la magistratura lo stesso folle criterio che questa ha utilizzato spesso con la politica, bisognerebbe ritenere che i magistrati sono tutti corrotti”. Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Daniela Santanchè.