Sequestrate, dai Carabinieri di Catania, settantasei carte di reddito di cittadinanza.
L’indagine ha portato alla luce venticinque persone che hanno personalmente richiesto ed ottenuto il beneficio, pur essendo gravati da sentenze passate in giudicato per i reati di associazione di tipo mafioso, mentre i restanti cinquantuno hanno ottenuto il reddito di cittadinanza semplicemente non dichiarando di avere all’interno del proprio nucleo familiare, un congiunto gravato da sentenze di condanna definitive per associazione di tipo mafioso.
Oltre 600 mila euro riscossi indebitamente.
L’importo complessivo riscosso indebitamente è di oltre 600 mila euro. Tra i beneficiari spiccano “uomini d’onore” appartenenti alle famiglie mafiose attive nel territorio come quelli di Cosa Nostra etnea Santapaola-Ercolano ma anche affiliati ai Mazzei, Cappello, Laudani, Cursoti Milanesi, Pillera, Scalisi e Santangelo – Taccuni. Tra loro anche un superlatitante e l’autore di un efferato omicidio di mafia commesso nel 1999.