Si è concluso il 1 agosto scorso il definitivo trasferimento delle quote della Centrale del Latte, fino ad oggi di proprietà della Parmalat a Roma Capitale, così come stabilito da diverse sentenze. Per chi come me in passato sostenne il referendum contro la vendita, questo passaggio rappresenta una piccola rivincita anche se stante la situazione e senza una diversa decisione dell’Assemblea Capitale, Roma Capitale dovrà rimettere le quote sul mercato non appena si concluderà il ricorso della Parmalat attualmente pendente in Cassazione.
Dichiara Federico Rocca consigliere capitolino di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza.
Resta il fatto che per almeno 18/24 mesi sarà Roma Capitale a gestire attraverso il nuovo cda la Centrale del Latte, cda che è stato approvato ieri nella Commissione Bilancio e che sarà operativo dai primi di settembre. Questo ed altro è emerso nel corso della seduta odierna della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza – prosegue Rocca – ma è stato importante apprendere che la Centrale gode di buona salute, con una solidità economica, patrimoniale e industriale, pertanto, tutte le attività proseguiranno normalmente senza nessuna interruzione giacché i contratti in essere per i servizi, il conferimento e la distribuzione sono stati rinnovati.
La Centrale del Latte ha un gradissimo potenziale con un marchio conosciuto ed associato a prodotti di qualità, non a caso abbiamo anche suggerito di valutare la possibilità di ampliare in futuro le attività diversificando la produzione. Il Dott. Paolo Aielli, DG di Roma Capitale, ha ribadito che la riconsegna delle quote è avvenuta senza rinunciare alle nostre prerogative, ossia, ottenere quasi 37 mln di euro derivanti dagli utili maturati fino al 2012 così come da sentenza e richiedere gli utili maturati fino alla data della riconsegna quindi al 31 luglio 2023.
Auspico che la Centrale del Latte possa continuare a rappresentare un’importante realtà del settore, grazie soprattutto alla qualità dei suoi prodotti e della filiera che vi è dietro e non nascondo – conclude Rocca – che mi auguro che Roma Capitale possa rivedere una scelta a mio avviso sbagliata che venne fatta in passato e valutare la possibilità di mantenere la gestione della Centrale magari come società partecipata o municipalizzata, ma di questo se ne parlerà più avanti e in altra sede.
Alla commissione hanno partecipato inoltre Coldiretti, Confagricoltura, CIA e Finlatte.