Cernobbio. Foti (FdI): campo largo opposizioni porterebbe in un vicolo cieco 

“Quando diciamo che, a partire dalla politica estera per passare a quella energetica, il campo largo è un campo minato, non lo facciamo per partito preso o per spirito polemico, ma nell’interesse dell’Italia. Mentre nell’incontro di ieri con il presidente Zelensky, Giorgia Meloni ha pronunciato parole inequivocabili che suggellano la convinta adesione del governo italiano alla causa di una pace giusta e duratura, fondata sul rispetto del diritto internazionale e della sovranità territoriale, le divisioni all’interno delle opposizioni sono – ancora una volta – la spia di tutte le loro fragilità e incompatibilità. Nonostante il tentativo di proporsi come un’alternativa al governo Meloni, l’incapacità delle opposizioni di esprimere una posizione unitaria su una questione di cruciale importanza internazionale, quale il sostegno all’Ucraina, ne conferma la debolezza. Non bastasse, è stato sufficiente che

al Forum Ambrosetti Calenda si pronunciasse anche a favore del nucleare per essere sollecitato da Bonelli, azionista minoritario del campo largo, ad andare con la destra, poiché quella del nucleare sarebbe per il verde-rosso di Avs una tecnologia pericolosa, obsoleta e costosissima. E’ l’evidenza che ci dice che con il campo largo al governo l’Italia finirebbe in un vicolo cieco e dell’irrilevanza, a differenza di quanto accade sia in ambito nazionale che in quello europeo con il centrodestra al governo”.

Così, in una nota, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. 

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