Cgil. Ricchiuti (FdI): Sindacato che di fatto è partito di sinistra

“Landini ha avuto il coraggio di ricordare che, ai lavoratori che aderiscono ad uno sciopero, viene tolta una giornata di paga per ogni giorno di sciopero. Ma a lui nessuna trattenuta, anzi, lo stipendio aumenta sempre e comunque. Così si spiegano i 949 scioperi proclamati solo negli ultimi due anni, dall’inizio del governo Meloni. Il diritto allo sciopero è sacrosanto ma il disegno ostruzionistico volto a creare disagio agli italiani nell’esercitare il loro diritto alla mobilità, al lavoro ed a curarsi, con la subdola finalità di mettere in difficoltà un Governo non gradito, no! Dopo la stupida e pericolosa frase della “rivolta sociale” invocata da Landini, la direzione degli scioperi intrapresa dalla CGIL e UIL è poco credibile in un momento in cui gli indicatori pubblici parlano chiaro in termini di crescita di occupazione a tempo indeterminato, di assunzioni delle donne, di una riduzione del cuneo fiscale strutturale e nell’approvazione da parte dell’Unione europea dei Conti pubblici. Dove erano la CGIL e la UIL nel precedente decennio caratterizzato dai Governi di Palazzo di sinistra? Lo strumento democratico dello sciopero oltremodo inflazionato, non può essere l’abuso ideologico per soddisfare l’esigenza partitica di qualcuno. Perché ora la Cgil è questo. Solo un partito di sinistra aggiunto agli altri e a uso e consumo del suo segretario”.

Lo dichiara Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.