Chi è Jordan Bardella: il nuovo candidato Premier italo-francese per il Rassemblement National

Jordan Bardella è Presidente del Rassemblement National francese, ventottenne e di origine italiana, costui sembra essere il futuro del partito lepenista: nato da una famiglia modesta, ha vissuto per molto tempo all’interno di una Banlieu, a contatto con le classi sociali ignorate evidentemente dalla politica socialdemocratica francese, che ne ha ignorato l’esistenza già dal secolo scorso fino ai giorni nostri.

Tra le restrizioni economiche dettate dalla sua situazione socio-economica, è riuscito a farsi strada nella politica francese con grande impegno. Si è distinto per la sua volontà di stare a contatto con le persone, mostrando la sua piena disponibilità e divenendo in questo modo un Leader popolare.

Bardella ha dimostrato per l’ennesima volta che la destra francese stia effettivamente riuscendo a catturare l’interesse di tutte le classi sociali, diventando una fazione di spicco rispetto a quella dei socialdemocratici, la quale sembra ormai spostarsi verso un appeal per i buonisti Radical chic.

L’affermazione di Bardella come colonna portante del Rassemblement National e della politica francese, potrebbe risultare come una sonora sconfitta per tutta la classe dirigente macronista e genericamente orientata verso sinistra: ora sono gli ideali identitari ad avere la meglio sulla catalessi esercitata da politicanti senza scrupoli.

L’ultimo successo alle europee del Rassemblement National fa presagire che l’impegno di Jordan Bardella sia stato estremamente proficuo: il segnale che la vera politica europea è disposta ancora una volta a ripartire dalla gioventù, spina dorsale del futuro e vera erede dei valori tradizionali che contraddistinguono l’antica civiltà di cui facciamo parte anche noi Italiani.

Menzione d’onore per Marine Le Pen e per il suo Partito, che ha deciso di credere nel futuro e nella lotta contro la desolazione, schierando in prima linea una giovane figura preparata ad affrontare le nuove sfide all’orizzonte: le elezioni indette dal Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, qualora dovessero essere vinte dalla nuova destra francese, segnerebbero un inevitabile cambiamento su tutti i fronti. il Neo-Premier potrebbe essere anche più giovane dell’ultimo, ossia Gabriel Attal, progressista fino al midollo ed evidentemente poco avvezzo a seguire le inclinazioni e le richieste dei cittadini, visto il modo in cui sono state mal gestite le proteste dei contadini, i quali chiedevano più tutele per il proprio lavoro.

A fine mese sapremo se la Francia avrà intenzione di votare per un rovesciamento di fronte ben preciso, a favore di una politica seria e contro le logiche frivole di chi favorisce la migrazione e non si preoccupa della criminalità che purtroppo imperversa nelle strade. Ancora non si sa se una coalizione con i Republicains sarà effettivamente possibile, ma non resta che augurarsi finalmente una boccata d’aria fresca, al fine di poter interloquire normalmente con uno stato che merita veramente una Leadership in grado di provvedere alla necessità della Nazione.

Indipendentemente dal fatto che Bardella possa o meno diventare Primo Ministro, la sua figura resterà comunque al centro dell’attenzione per molto tempo, specialmente per la competenza gestionale dimostrata fino a questo momento: fino a questo momento, sembra proprio che Marine Le Pen abbia scelto con cura il suo successore.

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Gabriele Caramelli
Gabriele Caramelli
Studente universitario di scienze storiche, interessato alla politica già dall’adolescenza. Precedentemente, ha collaborato con alcuni Think Tank italiani online. Fermamente convinto che “La bellezza salverà il mondo”.

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