“Sul cibo sintetico l’Italia non solo non è isolata, ma si pone come capofila nella gestione di una materia con molti punti ancora da chiarire sul piano strettamente scientifico. Con la legge Lollobrigida-Schillaci è stata vietata la commercializzazione di cibo sintetico, applicando il principio di precauzione, vale a dire vietando il commercio e la produzione di un prodotto di cui sappiamo ancora poco o nulla. Questo divieto non ha intaccato, non intacca e non intaccherà in alcun modo la ricerca, come ricordato dal ministro Lollobrigida ed al contrario di quanto affermato erroneamente dalla sinistra. I dubbi sul cibo cosiddetto coltivato non sono solo italiani, d’altronde, ma hanno trovato l’ampia condivisione di molti Paesi europei. L’Italia, mi dispiace per la sinistra, non è isolata in Europa, ma anzi è in prima fila nella tutela dei cittadini e nella protezione di qualità e filiere.”
Così in una nota l’On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, vicepresidente della commissione Agricoltura a Montecitorio.