“Prendo atto che la segretaria del Pd, Elly Schlein, difende un mondo di ricchi privilegiati, magari quello di alcuni salotti romani. Si informi e si documenti: le storture del tax credit hanno generato un mondo di abusi, una sorta di superbonus in salsa cinematografica. Esistono produzioni finanziate con ingenti contributi pubblici del ‘Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo’ che vanno in sala e incassano somme irrisorie, da prefisso telefonico, o che a stento vengono trasmesse in tv e sulle piattaforme. Sono in grado di documentare casi di film distribuiti per pochissimi giorni con un numero di spettatori che si possono contare sulle dita di una mano.
Ci sono registi ‘amici degli amici’ che, su film sovvenzionati con denaro pubblico, hanno ricevuto cifre esorbitanti. Domando alla segretaria Schlein: è corretto mettere un tetto ai compensi milionari di chi percepisce risorse dei contribuenti? Noi non vogliamo tagliare una filiera a cui attribuiamo enorme importanza per motivi culturali, che lavora alla creazione dell’immaginario italiano, e per il valore dei suoi contenuti. Vogliamo razionalizzare, evitare sprechi e soprattutto raggiri. Nel mondo del cinema ci stanno a cuore le maestranze, i lavoratori e le lavoratrici, che con stipendi magri, assicurano le loro elevate professionalità. Quella dei tagli è una fake news: è vera, invece, la volontà di incidere radicalmente per riformare, rendere più efficiente il settore e premiare chi lavora”.
Così in una nota Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.