Cinema. ‘Napoli New York’, FdI: nuovo testo su emigrazione italiana

Per un pomeriggio, la Sala della Regina di Montecitorio diventa un piccolo cinema in occasione della proiezione del film di Gabriele Salvatores “Napoli New York”. Oltre al regista, l’interprete principale, Pier Francesco Favino, il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, il deputato Gimmi Cangiano e la segretaria di presidenza, Annarita Patriarca.

 “La storia dei due bambini che avete rappresentato è la storia dei destini familiari e personali di molti di noi. Quando ho visitato Ellis Island ho potuto leggere nei registri, con non poca emozione, il nome del mio bisnonno Giovanni Mollicone, che insieme al fratello, andò a cercare fortuna a New York aprendo un negozio di cornici.A partire dal 1876, anno della prima rilevazione statistica, circa 35 milioni di italiani sono dovuti andare via – chi per necessità chi per trovare nuove possibilità – e più di 19 milioni non hanno mai fatto rientro. 10,4 milioni coloro che lo hanno fatto nel secondo dopoguerra. L’emigrazione italiana è un pagina fondamentale della nostra storia, vituperata per troppi anni ma che è tra le basi dell’immaginario e della cultura di ognuno di noi. Come membro del gruppo dell’unione interparlamentare Italia-Usa, ho avuto modo di visitare a Washington un museo dedicato alla comunità italiana in America e all’apporto culturale che ha dato agli Stati Uniti che troppo spesso – a causa degli stereotipi sull’italo-americano – è trascurato. La maggior parte di Capitol Hill, il parlamento americano – giusto per fare un esempio – è stato affrescato dall’italiano Costantino Brumidi. Stiamo lavorando ad una collaborazione tra la Camera dei deputati e la Camera dei Rappresentanti per valorizzare la celebre cupola affrescata”. Così è intervenuto nel dibattito post-film il presidente della Commissione Cultura  Federico Mollicone .

In questo senso, il Presidente Mollicone ha annunciato: “Porteremo un nuovo testo condiviso per la promozione della conoscenza dell’emigrazione italiana nelle scuole di ogni ordine e grado, per fare in modo che la storia dell’emigrazione italiana diventi sempre più un tema di ricerca e di approfondimento nell’ambito dell’ordinaria programmazione scolastica. Per onorare l’emigrazione italiana – grazie al lavoro dell’indimenticato Tremaglia – abbiamo fortemente voluto la celebrazione, nella giornata della strage di Marcinelle, del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, per onorare tutti coloro che con coraggio sono andati ad arricchire la nostra comunità in altri continenti, una risorsa per la nostra Nazione e per quelle che li ospitano e che oggi – sempre grazie al suo grande impegno – hanno una loro rappresentanza nel Parlamento italiano. La proiezione di questo film – in un luogo così istituzionale – ha, quindi, non solo un valore fondamentale di valorizzazione di una importante produzione internazionale che sta avendo un successo nelle sale italiane, ma anche una notevole importanza simbolica di omaggio alla storia dell’emigrazione italiana del mondo”.

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Giovanni Curzio
Giovanni Curzio
Giovanni Curzio, 21 anni, napoletano, studente alla facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Da sempre è appassionato di giornalismo sia di cronaca che sportivo. Collabora anche con agenzie di stampa ed emittenti radiofoniche e televisive della Campania.

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