E’ andata. Anche quest’anno, come tutto il mondo sembra agognare, la notte degli Oscar ha avuto luogo. Nell’americanissima cornice del Dolby Teatre, tutto una profusione di velluti rossi e modanature dorate, senza un vero presentatore e quindi con una scaletta un po’ più slegata del solito, la grande kermesse si è perpetrata, proiettando nell’immaginario collettivo di tutti i cinefili mondiali ma anche dei semplici spettatori quelli che per l’Accademy sono da considerarsi titoli e interpreti migliori per il 2018.
Abiti e gioielli incredibili per le signore, smoking dalle linee spesso improponibili per i signori, questa kermesse del cinema non è solo un grande e decadente affresco del mondo della celluloide. Non è, come molti pensano, né un sontuoso spot pubblicitario né la roboante consacrazione dell’effimero all’epoca della civiltà dell’immagine, ma più semplicemente il ribadire di quanto sia importante per tutti l’industria cinematografica.
Basti sapere che nel 2018 i film usciti nelle sale di tutto il mondo hanno incassato qualcosa come 41 miliardi di dollari, il 2,6% in più rispetto all’anno precedente, e comunque una cifra colossale. A farla da padrone proprio il mercato nordamericano, che è riuscito a far lievitare gli incassi di un robustissimo 7%. Parlando poi delle singole pellicole, ben quattro di esse hanno incassato oltre il miliardo di dollari e più precisamente Avengers: Infinity War, Black Panther, Jurassic World: Il regno distrutto e Gli Incredibili 2. Una pellicola risulta aver incassato addirittura più di due miliardi.
Tra i film presentati all’Oscar quest’anno, al botteghino l’ha fatta da padrone Bohemian Rhapsody , sulla storia dei Queen e di Freddy Mercury in particolare. La pellicola non ha vinto il premio miglior film, ma Ramy Malek, l’attore egiziano che impersonava il leader della band, si è guadagnato la statuetta come migliore attore protagonista. In più, nelle casse dei produttori Bohemian Rhapsody ha portato ben 668 milioni di dollari. Naturalmente, dopo la pubblicità che porterà l’Oscar a Malek e quella della “Notte degli Oscar” vista da oltre 2 miliardi di persone in tutto il mondo, altri solini arriveranno e non è detto che il film sui Queen non entri tra qui magnifici quattro che hanno superato il miliardo di dollari d’incasso.
E in casa nostra? Da tanto tempo ormai non siamo più la fortunata “Hollywood sul Tevere”, ma possiamo sempre sperare che almeno in questo settore l’industria non sia sempre in fase di ridimensionamento. Per saperne qualcosina in più, si può consultare direttamente il sito dell’ANICA, e scoprire che “abbiamo registrato un risultato reale a fine 2018 di circa 93 milioni di presenze e 584 milioni di euro di incasso. Il numero dei biglietti staccati vede molto vicini all’Italia, in realtà, due Paesi di dimensioni e popolazione molto diverse: Spagna (98M biglietti, 586M€) e Germania (97M biglietti, 840M€). A occhio nudo si nota come il prezzo medio sia simile nei due Paesi mediterranei (i biglietti meno costosi in Europa), mentre è molto più alto in Germania; ricordando anche che in Italia il Cinema è la più accessibile, oltre che di gran lunga la più frequentata e popolare tra tutte le forme di intrattenimento outdoor. Il successo della Spagna e la situazione critica tedesca sono basati su una variabile fondamentale per indicare la salute del mercato e il confronto col nostro Paese: i dati di consumo riferiti alla stagione estiva, molto positiva in Spagna e molto negativa in Germania nell’anno 2018.”
Nota dolente, tra i primi 10 film più visti in Italia, non ce n’è uno italiano anche se, nel complesso, il 2018 è stato per il cinema italiano migliore del 2017. I tre film italiani con i maggiori incassi in Italia sono stati A Casa Tutti Bene, Benedetta Follia e Come un Gatto in Tangenziale. Per il resto, nella classifica dei 10 film più visti in Italia nel 2018, tanta Disney e tanti sequel.